Non ci sono aggettivi per definire i tagli imposti dalla Legge di Stabilità al Fondo per le non autosufficienze. Non ci sono parole per spiegare ai malati di Sla e alle tante altre persone affette da gravissime disabilità che il Governo Renzi non ha avuto il minimo rispetto per loro.
Un messaggio, invece, è chiaro e inequivocabile: Ancora una volta siamo stati presi in giro dallo show man che, quanto a comparsate e sceneggiate, ha superato di gran lunga il suo predecessore-alleato Silvio Berlusconi”.
Tagliare 100 milioni di euro al Fondo significa peggiorare la vita di chi ha già un’esistenza difficile.
Io non ho mai creduto alle secchiate d’acqua, ma da oltre un anno mi batto per incrementare il Fondo per la ricerca sulla Sla. E continuerò a lottare dentro e fuori il Parlamento per garantire i diritti dei malati contro chi adesso li sta mettendo in discussione.
Il Fondo per le non autosufficienze è stato istituito “sperimentalmente” nel 2006 con l’intento di fornire sostegno a persone con gravissima disabilità e ad anziani non autosufficienti, e favorirne una dignitosa permanenza presso il proprio domicilio evitando il rischio di istituzionalizzazione. Nel 2013 il finanziamento era pari a 275 milioni.
In origine, la legge di stabilità per il 2014 prevedeva la conferma del vecchio finanziamento, compreso lo stanziamento di ulteriori 75 milioni vincolati però a “interventi di assistenza domiciliare per le persone affette da disabilità gravi e gravissime, ivi incluse quelle affette da sclerosi laterale amiotrofica.”
Adesso il Governo Renzi gela tutti. Gela i malati, le loro famiglie e tutti coloro che da anni hanno intrapreso battaglie come la mia.
Il sito www.slasfida.it continuerà a raccogliere fondi per la ricerca e, a breve, diventerà una piattaforma di dialogo e di confronto per chi conosce bene il mondo della Sla.
La battaglia non è persa. Siamo solo all’inizio e, per quanto mi riguarda, sono intenzionata a farla valere davanti a tutte le sedi istituzionali, e non, competenti.
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