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La storia dei Rangers di Glasgow come quella della Salernitana…

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Salerno come Glasgow o Glasgow come Salerno. Si sono presentati in 49.118 per non far sentire soli i Rangers di Glasgow alla prima nella quarta serie del calcio scozzese dove lo storico club è stato retrocesso per i debiti. Uno spettacolo emozionante e una dimostrazione di fede incrollabile ad Ibrox Park, teatro per decenni delle sfide infuocate contro gli odiati cugini dei Celtic.

Questa volta gli avversari erano i più modesti dilettanti dell’East Stirlingshire. I Rangers, sostenuti dai 49.118 tifosi che non si sono fatti intimorire dal livello non eccelso dello spettacolo, hanno ripagato la loro gente con la vittoria per 5-1. In panchina li ha guidati la leggenda locale Ally McCoist e in campo la firma più importante l’ha messa Andrew Little (soprannominato ‘the hero’ dai forum sul web dei tifosi dei Rangers) autore di una tripletta.

I Rangers Glasgow sono stati retrocessi malgrado 140 anni di storia, 54 titoli nazionali e 33 Coppe di Scozia, a causa di un debito con il fisco britannico da 93 milioni di euro. Contro la permanenza nella Scottish Premier League hanno votato tutti gli altri club rendendo inutile il tentativo di conciliazione e salvataggio da parte della nuova dirigenza. Ma la fede non è stata cancellata. Quello che è successo a Ibrox Park ha un termine di paragone anche a Salerno da dove il calcio è ripartito, dopo il secondo fallimento in 6 anni dalla Serie D. In quarta serie Salerno ha fatto raggiungere numeri eccezionali per la categoria.

Una storia simile a quella dei Rangers con qualche differenza non di poco conto. Glasgow conta 600 mila abitanti, ha conquistato cinquantaquattro titoli nazionali nella sua storia soprattutto di prima divisione, l’equivalente della nostra Serie A ed ha mantenuto anche in quarta serie il nome ed i simboli. Ecco perché i quasi 11 mila col Monterotondo possono essere per certi versi paragonati ai 50 mila dei Rangers di Glasgow.

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