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Campania; Caldoro su grande progetto Sarno: “Fatti non chiacchiere”

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“Cantieri già aperti, fatti, cose concrete, non chiacchiere”. Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, definisce così il protocollo d’intesa con Arcadis per la rete fognaria di Scafati, Siano, Boscoreale e Calvanico, e l’accordo con il Cnr e l’Universita Federico II per il polo di San Giovanni che sono stati siglati. “La politica italiana è piena di persone che parlano, noi presentiamo fatti – ha detto – chiediamo sostegno alle Autonomie locali perché in questa fase di crisi è fondamentale la collaborazione tra le istituzioni”. Scafati, Boscoreale, Calvanico e Siano sono i Comuni interessati dai lavori di completamento della rete fognaria un progetto che si lega a quello di riqualificazione del fiume Sarno e che è stato finanziato, per la parte della rete fognaria, con una delibera della Giunta della Regione Campania, per un importo di 37milioni di euro.

Oggi è avvenuta la firma del protocollo d’intesa tra Regione, sindaci dei Comuni interessati e Arcadis, agenzia regionale campana difesa suolo. Gli interventi che erano stati programmati dal commissario di Governo per il superamento del contesto di criticità del bacino idrografico del Sarno, non erano stati realizzati per il mancato finanziamento da parte della Gori, società che insieme con la Regione Campania, il commissario di Governo e l’Ente d’ambito sarnese-vesuviano, aveva sottoscritto un protocollo d’intesa. “Erano misure che prevedevano coperture rischiose e anche un po’ fantasiose – ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro – mancavano risorse che abbiamo recuperato con le misure di accelerazione dei fondi europei”.

Della somma complessiva, 28 milioni sono destinati al finanziamento della realizzazione dell’intero sistema fognario di Scafati; 9 milioni sono destinati al completamento delle reti fognarie di Boscoreale che saranno allacciare al depuratore di Foce Sarno, di Calvanico (con l’allacciamento al depuratore di Mercato San Severino e di Siano (allacciamento a Nocera superiore). Sono fondi europei immediatamente disponibili destinate a opere che riguardano un bacino di 80mila residenti e un carico inquinante pari a circa 300mila abitanti equivalenti. Per la riqualificazione del fiume Sarno, Edoardo Cosenza, assessore regionale ai Lavori pubblici, ha ricordato che “è stata eliminata l’idea di lavorare in costante emergenza ed è stato affidato tutto ad Arcadis”.

Le rete fognaria completa il risanamento del fiume Sarno e una parte di quest’opera come ha spiegato Pasquale Albierti, sindaco di Scafati, “prevedeva una parte dei lavori di circa 150milioni di euro. Di questo importo, il 30% doveva garantirlo Gori, un 30% la Regione che lo ha fatto, un 40% il Governo nazionale e lo ha fatto”. Scafati e gli altri Comuni erano l’ultima parte di questo intervento, “ma quando si è arrivati a Scafati sono venuti a mancare i finanziamenti da parte della Gori”. Oggi dunque si recupera su questo fronte e, ha assicurato Aliberti, “chi non vorrà le vasche di laminazione che fanno parte del progetto, non troverà una sponda politica perché il processo di risanamento del Sarno e la realizzazione della rete fognaria sono fondamentali”.

Il progetto infatti, come ha raccontato, “sette anni fa su uno stop perché i Verdi e una certa sinistra lo osteggiarono”. “Queste vasche sono parchi giochi che ogni tanto vengono riempiti e che vengono svuotate entro 48 ore – ha concluso – Sono stato in giro in Italia per informarmi”.

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