C’è la necessità di «far conoscere» in Europa ciò che stiamo facendo, disse De Luca. Ma il viaggio a Bruxelles aveva un obiettivo preciso: intercettare risorse, per completare il fronte-mare. L’incontro venne organizzato dall’europarlamentare Pino Arlacchi. Davanti a deputati, funzionari della Commissione e lobbisti, De Luca mostrò ciò che dovrebbe essere realizzato nei due chilometri che andranno dalla futura piazza della Libertà a piazza della Concordia.
I 100 milioni servono per le infrastrutture, come l’interramento del lungomare. Il sindaco parlò, in quella sede, di altri 250 milioni di investimento pubblico-privato che dovrebbero creare 5.500 posti di lavoro per tre anni. Il Waterfront e l’economia del mare sono «un progetto vitale per Salerno. Altrimenti di cosa vive la città?» disse De Luca. Tra porto, aeroporto, ferrovia e metropolitana, Salerno per De Luca può diventare «la città infrastrutturale più avanzata d’Italia».
Le risorse finanziarie rimangono il grande problema per il Waterfront. De Luca ha puntato soprattutto alla progettazione 2014-2020, che prevede «un 5 per cento di risorse destinate direttamente alle città, senza il passaggio regionale».
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