Alla base della decisione del Gip salernitano il rischio concreto che la prosecuzione dei lavori potesse aggravare gli eventuali reati ipotizzati dalla Procura della Repubblica, reati che però non sono stati configurati dalla sentenza del Consiglio di Stato che, invece, dal canto suo, ha rilevato una sola criticità, nella carente documentazione a corredo dell’autorizzazione paesaggistica. Dunque, in assenza di questo passaggio amministrativo, diventava inutile l’istanza di dissequestro da presentare questa mattina al tribunale del Riesame. Di qui la decisione di soprassedere e attendere.
Crescent, il gruppo Rainone rinuncia al ricorso al Tribunale del Riesame.
La Crescent srl, la società del gruppo Rainone, che aveva presentato richiesta al Riesame per il dissequestro dell’opera ha rinunciato al pronunciamento del Tribunale. Il cantiere, quindi, resterà chiuso. I legali della società, Lentini e De Caro, hanno deciso di non dare seguito all’istanza di dissequestro preferendo attendere il completamento del percorso amministrativo messo in piedi dal comune di Salerno in ottemperanza della sentenza del Consiglio di stato. Come è noto il cantiere del Crescent è stato chiuso dallo scorso 20 novembre per disposizione del Gip Donatella Mancini che, accogliendo le richieste della Procura, ha disposto la sigillazione dell’opera.
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