“Guardate le immagini, ma non soffermatevi agli infortuni. Guardate che i calciatori della Salernitana non hanno mai tirato in porta quando erano in parità, quando erano in superiorità di uno, due, tre o quattro uomini.
Questo perché anche loro vivevano il dramma dei loro avversari”. Luciano Malagnini chiede in questo modo la derubricazione dell’accusa. Lui difende Luigi Pavarese, il direttore generale e giustifica le sue richieste sul numero minimo di calciatori da tenere in campo non con la “volontà” di arrivare alla sospensione, ma perché non aveva la certezza che i suoi ragazzi (tra quelli che piangevano e quelli che vomitavano) potessero farcela a scendere in campo dopo la “richiesta della polizia di giocare per motivi di ordine pubblico”.
IL RICONOSCIMENTO — Malagnini ha anche ricordato che Pavarese si era detto disponibile a “riconoscere” i tifosi presenti il venerdì, il sabato e la domenica mattina. “Per questo ha anche avuto una scorta di 20 giorni dopo che una bomba carta gli era stata posizionata sotto casa”.
L’avvocato Gaetano Aita, difendendo Benevento (che ieri ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica assunta il 17 dicembre), ha ancora ribadito come sia “impossibile” parlare di illecito perché non si è fato nulla per favorire l’altra squadra o altre finalità e ribadisce l’errore commesso dal Giudice sportivo che ha rinviato gli atti alla Procura federale “obbligandola” al deferimento per illecito, mentre ha creato i presupposti per il “ne bis in idem” (l’impossibilità di giudicare due volte lo stesso fatto) perché di fatto ha stabilito di dare il 3-0 a tavolino alla Salernitana e quindi ha “già giudicato il comportamento dei calciatori e della società”.
L’AVVOCATO — Ha chiuso le arringhe difensive l’avvocato Eduardo Chiacchio per la società Nocerina. Ha sollevato ancora una volta la questione dell’inconsistenza dell’azione per illecito, mentre al massimo si è trattato di violazione dell’articolo 1: slealtà sportiva. Ha sollevato anche un problema di procedura. Ha sottolineato come la stessa Disciplinare abbia deciso che la “sorte” della società seguisse quella del suo legale rappresentante (in altri procedimenti addirittura era stata stralciata anche per la responsabilità oggettiva), quindi anche la posizione della Nocerina doveva essere stralciata.
SI CHIUDE SETTIMANA PROSSIMA — La sentenza non ci sarà comunque prima della prossima settimana. In chiusura il presidente Artico sulla posizione di Luigi Benvento (era o meno il presidente della Nocerina) ha chiesto che fosse messo per iscritto il suo ruolo reale. Anche la Procura chiede approfondimenti prima della replica che si basa proprio sul ruolo di Benevento. La Procura ha ribadito che la responsabilità diretta della Nocerina potesse essere definita anche in maniera “incidentale” dallo svolgimento del procedimento. Artico ha cominciato la camera di consiglio e la sentenza è attesa non prima di lunedì.
Fonte Gazzetta dello Sport.it