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Due “Angeli” per esorcizzare lo spogliatoio granata

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Ci voleva un Angelo nell’indemoniato spogliatoio granata. Se poi gli “Angeli” sono due esorcizzare il momento nero dovrebbe risultare più facile. Angelo Gregucci ed Angelo Fabiani al capezzale della Salernitana. Chiusi nel conclave di Roma neo mister e Direttore con appena 19 tesserati proveranno a dare una scossa alla squadra granata dilaniata da tensioni e fibrillazioni interne, strapazzata dagli avversari ed ora anche dalla proprietà. Alcune esclusioni eccellenti, altre in arrivo. Gregucci ha il compito di curare lo stato confusionale a livello tecnico-tattico della squadra. Capire i mali e tentare di risolverli con l’unica medicina che funziona nel calcio: i risultati. Il calendario mette i granata di fronte a tre partite non impossibili: due all’Arechi Barletta ed Ascoli con in mezzo la trasferta dell’Aquila.

Le gare interne sono ampiamente alla portata della Salernitana, quella in trasferta è fondamentale per l’obiettivo play off. Gregucci spera di affrontare questo trittico con una rosa ben delineata e definita, spera di farlo con quello che sarà il gruppo su cui lavorare di qui alla fine del campionato. Da oggi, in ritiro si azzerano ruoli e rendite di posizione. Si riparte da capo. Vecchi e nuovi non potranno spendere bonus o tensioni pregresse. E’ come se il campionato della Salernitana iniziasse oggi con cinque mesi di ritardo. Alle spalle due gestioni tecniche fallimentari ed una serie di errori sfusi ed a pacchetti che hanno caretterizzato l’allestimento della squadra in questa stagione. Nei nomi e nei numeri il fallimento di Lotito e Mezzaroma. Foggia, Volpe, Esposito, Siniscalchi quattro dei sei rinforzi estivi, gli altri sono Sbraga e Mendicino si sino rivelati un flop. Segnale evidente che fino a questo momento si èviaggiato senza una linea, senza un programma chiaro e definito.

 

Gregucci dovrà curare lo stato confusionale della Salernitana. A Lotito e Mezzaroma spetta quello di curare lo stato confusionale a livello gestionale della dirigenza. Si, perché la situazione difficile non è stata generata solo dal campo, ma anche nelle segrete stanze dove si è perso tempo, tanto tempo, per comprendere i tanti errori commessi in questa stagione.

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