Così, questo enzima abbondante nel cervello e coinvolto nei meccanismi della memoria, ha anche un ruolo completamente diverso in cellule di altri organi. Circa 10 anni fa, il Prof. Vitale iniziò a studiare questo enzima nella tiroide, scoprendo il suo nuovo ruolo. Oggi quella scoperta ha portato ad un nuovo importante risultato. Un farmaco che blocca questo enzima è in grado di arrestare la crescita delle cellule di tumore tiroideo, ma è possibile che questo risultato possa essere applicato anche ad altri tumori. Il tumore tiroideo è il più frequente tumore endocrino e la sua incidenza è in progressivo aumento raddoppiandosi negli ultimi 10 anni.
Non si conosce il perché di questo incredibile aumento della malattia, anche se il principale indiziato è l’inquinamento ambientale. Per fortuna, la maggior parte di questi tumori è guaribile se diagnosticato in tempo. L’Università di Salerno e l’Azienda Ospedaliera Universitaria S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona hanno messo in campo le migliori risorse per affrontare questa emergenza sanitaria.
Il Day Service di Patologia Tiroidea, attivo ormai da più di un anno, è il primo centro di questo tipo nella regione Campania, dove la ricerca e la cura del paziente si coniugano in un unico obiettivo.
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