Un’altra battaglia, dunque, si aggiunge, alle vertenze a tutela dell’ambiente nell’Alto Sele, dopo l’istituzione, a fine 2012, di un tavolo permanente tra i sindaci di Castelnuovo di Conza, Santomenna e Laviano, che ha sollecitato più volte enti ed istituzioni preposte (Curatore Fallimentare, Carabinieri, ASL, ARPAC, ecc.) al controllo di competenza per il monitoraggio e verifica delle emissioni maleodoranti in aria dell’impianto di Compostaggio di Castelnuovo di Conza, secondo quanto prescritto dalla normativa vigente, nonché di tutte le condizioni di sicurezza in tema di salute pubblica, in attesa che la Provincia di Salerno accertasse finalmente il rispetto delle norme tecniche e delle condizioni in materia ambientali.
Una vertenza che ha portato, inoltre, i sindaci a diffidare di continuare le attività di compostaggio a Castelnuovo di Conza oltre il 31 dicembre del 2013, e a richiedere un incontro urgente con il Prefetto di Salerno per convocare attorno ad un tavolo unico il Curatore Fallimentare (ex Sorieco SRL Proc. 18/08 – Dott. Giancarlo Rubino), la Regione Campania (A.G.C. 5\Settore 8), la Provincia di Salerno (Settore Ambientale e Polizia Provinciale), l’ASL di Salerno (Unità Operativa Prevenzione Collettiva), l’ARPAC di Salerno, le Forze dell’ordine e i Corpi speciali con competenza ambientale, per la valutazione e la risoluzione definitiva della problematica inerente le attività dell’impianto di compostaggio di Castelnuovo di Conza.