“I fiumi – aggiunge – sono purtroppo diventati delle discariche” e inoltre si dimentica che “i fiumi sono cose vive: fa parte del loro ciclo vitale erodere le sponde e trascinare via i materiali verso l’alveo. Ma questo a poco a poco finisce per ridurre il volume complessivo della loro sezione idraulica”. Vale a dire che i materiali che progressivamente si depositano rendono il letto sempre più piccolo in proporzione alla portata d’acqua tipica del fiume. Per questo, ha aggiunto D’Oriano, è importante intervenire con la manutenzione, ad esempio liberando regolarmente gli argini dalla vegetazione o dragando il letto in modo da liberarlo dai materiali depositati. “Sono operazioni molto delicate – rileva – e che richiedono lo studio attento del corso del fiume e delle sue correnti, per evitare danni ancora maggiori”.
(Fonte ANSA)
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