“Domenica sera ho ricevuto una sessantina di telefonate di pseudo tifosi, in cui mi chiedevano di lasciare la Lazio o mi minacciavano di morte. Vivo sotto scorta, voi dovreste capire che scrivere stupidaggini è un’istigazione alla violenza”. Il patron biancoceleste ha chiuso la conversazione con il sorriso sulle labbra, prima di spiegare che telefonate di questo genere sono per lui all’ordine del giorno. Non gli interessano ed è fermamente convinto della bontà del suo operato: “Abbiamo un progetto chiaro in testa, sia per il presente che per il futuro. Abbiamo inserito tanti giovani in rosa fra cui anche Keita. Il resto sono chiacchiere. Gli obiettivi sportivi non possono escludere quelli economici.
Adesso la Lazio è una società in regola, che risponde alle esigenze del fair-play finanziario. Non è più vero l’assioma che chi più spende più vince. E questo lo dico da dieci anni a questa parte. Ci sono persone che hanno comportamenti strumentali figli di trent’anni di vita alle spalle di un sistema che non può più andare avanti”.
Fonte Repubblica
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