Libero quotidiano scrive:
“In ballo, all’agenzia diretta da Attilio Befera, c’è una discreta infornata. Mille e cento nuovi dipendenti assunti in tre anni. Più precisamente 400 funzionari nel 2015, 350 nel 2016 e 350 nel 2017. Questi nuovi sceriffi fiscali, secondo quanto rivelato dal quotidiano Italia Oggi, si andranno ad aggiungere ad altre 800 unità la cui assunzione è già autorizzata. Il decreto legge 5, sulla voluntary disclosure, potenzia le file dell’esercito dell’amministrazione finanziaria. In totale, calcolatrice alla mano, vuol dire 1.900 dipendenti in più per l’amministrazione finanziaria”.
Il decreto di assunzione, scrive Libero quotidiano, motiva le assunzioni con la necessità di aumentare i controlli fiscali:
“«Per affrontare le esigenze operative connesse allo svolgimento delle attività necessarie all’applicazione della disciplina sull’emersione e il rientro dei capitali detenuti all’estero nonché per potenziare l’azione di prevenzione e contrasto all’evasione e all’elusione fiscale», in particolare nelle regioni meridionali”.
Il Movimento 5 stelle in parlamento ha contestato le assunzioni:
“L’operazione di Befera è stata contestata in Parlamento e in particolare dal Movimento 5 Stelle. Secondo il senatore Lorenzo Battista «in tempi di spending review queste assunzioni non possono essere giustificate, considerando anche il ruolo che esplica la Guardia di Finanza avendo a disposizione già 10 mila addetti per la lotta fiscale su 60 mila unità delle fiamme gialle»”.
Le spese di copertura per questi nuovi contratti sono alte, scrive Libero quotidiano:
“In effetti, per coprire queste assunzioni a tempo indeterminato, come si legge nel decreto, si potranno spendere 4,5 milioni di euro nel 2014, che diventeranno 24 milioni nel 2015, 41,5 milioni nel 2016 e 55 milioni a decorrere dal 2017. Per i prossimi quattro anni, dunque, altri 120 milioni di euro da mettere in bilancio”.