La circostanza costituisce,da codice di procedura penale, una incompatibilità, poichè la legge prevede che il togato chiamato al giudizio non debba aver avuto alcun tipo di contatto, sotto qualsiasi forma, con l’oggetto del giudizio medesimo.
L’incompatibiltà è stata rilevata e messa a verbale, questa mattina, ad inizio udienza, direttamente dal collegio giudicante, prima che potesse essere sollevata un’eccezione dalle parti.
Presenti i difensori degli 8 imputati per le cui assoluzioni èricorsa in appello la procura antimafia di Salerno , rappresentata in aula dal pm Montemurro, autorizzato, in tal senso, dalla procura generale. Tra il pubblico si sono intravisti Alberico Gambino, Giuseppe Santilli, Giovanni Pandolfi Elettrico, i fratelli Antonio e Michele Petrosino D’Auria, Giovanni De Palma, che, nel secondo grado , hanno riconfermato la propria fiducia agli stessiavvocati che li hanno seguiti nel processo davanti ai giudici di Nocera Inferiore.
Nella prossima udienza, il 30 settembre, davanti ad nuovo collegio, giudici Tringali, Pellegrino e Giordano, la costituzione delle parte e la richiesta, da parte del pm, di quella che in gergo tecnico si chiama parziale rinnovazione del dibattimento, cioè l’ammissione di nuovi testimoni, 4 per la precisione.
Fonte Telenuova.tv