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Salernitana: contro l’Aquila obbligatorio volare in alto

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La partita di sabato è come un esame per la Salernitana. Gregucci dovrà dimostrare di essere stato bravo a far coesistere vecchi e nuovi, i calciatori, quelli che fino a 15 giorni fa camminavano e domenica correvano dovranno confermare la loro brillantezza. Sabato sapremo se la Salernitana ha chiuso definitivamente i conti con il passato e se la rivoluzione di Lotito, Fabiani e Mezzaroma è stata realmente efficace. Comprenderemo il reale valore della difesa, che ha cambiato tutti gli interpreti, la qualità e la sostanza del centrocampo, l’efficacia del reparto avanzato.

Dal quartier generale granata assicurano che le umiliazioni sono finite, che si è voltato pagina con il recente passato che gli “Angeli”, di nome e di fatto, hanno risvegliato la truppa facendola tornare squadra. Lavoro, sacrificio e fiducia, queste le linee guida del mister pugliese che ha dalla sua elementi finalmente assurti a nuova vita, almeno si spera: come i vari Mancini, e soprattutto Foggia. Il fantasista napoletano, stando a quanto fatto vedere domenica scorsa, sembra essere particolarmente ispirato. Ieri, intanto la rivoluzione si è completata con l’ingaggio di un altro elemento dell’Ascoli, Pierluigi Petritola, sarà il nuovo team manager della Salernitana. Petritola prende il posti di Carmine Parrella che si occuperà del ruolo di addetto all’arbitro. Insomma un altro fedelissimo di Fabiani nella gestione del gruppo.

Gruppo che ieri ha ricevuto la visita di Marco Mezzaroma. Non è escluso che la proprietà, Lotito in testa possa essere presente al Fattori un segnale eloquente del nuovo corso tecnico e dirigenziale con la speranza di recuperare il tempo perso.

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