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Acerno: ancora violenza sulle donne, arrestato marito violento

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Nella tarda serata di ieri i Carabinieri della stazione di Acerno hanno tratto in arresto nella flagranza dei reati di lesioni personali, minaccia grave e maltrattamenti in famiglia, un incensurato residente nel comune dei Picentini.

Il predetto, già più volte resosi protagonista di maltrattamenti nei confronti della moglie e dei figli minori, nel corso del pomeriggio, all’interno della loro abitazione, percuoteva ripetutamente la donna procurandole ecchimosi al volto giudicate guaribili in dieci giorni dai medici dell’ospedale di Battipaglia e minacciandola di morte tentando anche di prendere un grosso coltello dalla cucina non riuscendovi perché la donna riusciva a fuggire.

I Carabinieri intervenuti a seguito di richiesta dei vicini di casa della coppia, interrompevano la condotta criminosa dell’uomo e lo traevano in arresto, conducendolo agli arresti domiciliari presso l’abitazione di un parente.

E’ il quarto arresto in flagranza di reato compiuto in una settimana dai Carabinieri della Compagnia di Battipaglia per violenza sulle donne.

L’arresto di Acerno segue, infatti, i due camorristi arrestati a Battipaglia perché avevano quasi costretto con le loro minacce una giovane cameriera straniera a lasciare il posto di lavoro in favore di una loro favorita, e segue l’ex marito violento di Giffoni Valle Piana, il quale è stato ritenuto particolarmente pericoloso tanto da rimanere in carcere anche dopo l’udienza di convalida dell’arresto.

L’episodio di ieri sera, se paragonato con gli altri fatti recenti, non fa altro che testimoniare una maggiore propensione delle donne straniere, come nel caso delle vittime di Battipaglia e Giffoni, alla ribellione ed alla tempestiva denuncia di comportamenti violenti. Nel caso di Acerno la mamma, maggiormente sensibile alla stabilità della famiglia ed alla serenità dei figli, è giunta a denunciare le violenze subite dal marito, dopo circa cinque anni, solo quando ha cioè capito che non vi era più via d’uscita. Tali circostanze (il continuo perdonare; l’errata convinzione che tanto questa è l’ultima volta che lo fa; in ogni caso è il padre dei miei figli; lo fa perché è nervoso…..) portano spesse volte le donne a tollerare oltremodo comportamenti violenti che poi purtroppo sfociano in gesti irreparabili.

 

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