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Salerno, come era l’area di Piazza della Libertà prima dei lavori

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“Per noi è un momento di grande gioia e di grande soddisfazione – ha dichiarato entusiasta il primo cittadino – Io considero questa mostra il punto di svolta culturale della città di Salerno. Questa iniziativa pensata, organizzata, voluta da gruppi di volontari, da tecnici, da giovani architetti della nostra città, che hanno deciso di giocare un ruolo di cittadinanza attiva in un momento decisivo dello sviluppo di Salerno, è una svolta storica per la città di Salerno: è l’equivalente culturale della trasformazione fisica in atto nella nostra città”. Lo ha detto il Sindaco De Luca all’inaugurazione della mostra “Una Unica Grande opera… Salerno”.

“Sono convinto che la libertà – ha detto De Luca – si difende con la libertà, che la cultura si difende con la cultura, non con l’autoritarismo o con la chiusura; e sono convinto che perfino le campagne strumentali vanno combattute con la cultura e la libertà. Si deve rispondere ad elementi di deformazione della realtà presentando la realtà per quella che è, perché siamo convinti che la realtà sarà più forte di tutto. Come si farà a parlare di paesaggio quando si vedranno le immagini di come era l’area su cui sorgerà Piazza della Libertà? Chi potrà non vedere che quell’opera significherà estendere il lungomare di Salerno per altri 500 metri in un’area nella quale la città moriva? Siamo noi che stiamo restituendo pezzi di città all’ambiente, al paesaggio, al godimento dei cittadini in un quadro di grande qualità architettonica.

Noi stiamo disegnando questa città perché siamo convinti che oggi la trasformazione urbana è l’unica occasione di crescita economica di una città. Vogliamo avere l’ambizione di fare di Salerno quello che sono state Barcellona, Bilbao, Valencia, Berlino, Parigi, Londra, ovviamente in proporzione alle dimensioni e agli equilibri di Salerno, in un paese nel quale è impossibile pensare la trasformazione urbana e realizzarla.

A marzo organizzeremo una manifestazione nazionale, alla quale parteciperanno Ricardo Bofill e il meglio della cultura urbanistica, architettonica e ingegneristica d’Italia. Vogliamo aprire un dibattito nazionale e vogliamo elaborare la carta di Salerno, cioè la carta del rinnovo urbano, un documento sulla trasformazione urbana, sull’equilibrio tra passato, presente e futuro, tra trasformazione e conservazione del paesaggio esistente. Vogliamo far partire da Salerno una svolta culturale profonda, che faccia in modo che l’Italia possa essere un paese orgoglioso e geloso del proprio passato, ma anche aperto verso il futuro e liberato da quella sottocultura della mummificazione che la sta facendo morire. Tutto ciò che facciamo – ha concluso il Sindaco De Luca – lo facciamo per i nostri giovani perché significa, innanzitutto, lavoro e opportunità di vita”.

Foto Comune.Salerno.it

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