“Il regolamento – continuano i due esponenti del PD – è chiaro e non lascia spazio all’interpretazione: le liste dovevano essere presentate entro le ore 20. Tra i tre candidati, solo uno, Michele Grimaldi, l’ha fatto. Considerato che le regole sono stabilite sempre a garanzia di tutti, di chi c’è oggi e di chi ci sarà domani, speriamo davvero che qualcuno non voglia rivivere le pagine tristi e dolorose della storia recente del PD napoletano e campano, dove il rispetto delle regole ha lasciato talvolta il posto a presunte questioni di opportunità politica i cui risultati, ad esempio nella città di Napoli, sono sotto gli occhi di tutti”.
“Chiediamo alla commissione nazionale di garanzia di intervenire subito in maniera netta e chiara, senza esitazione, su una vicenda che rischia ancora una volta di gettare fango sul Partito Democratico nella nostra città e nella nostra regione. In tal senso, – concludono – chiediamo al segretario nazionale Matteo Renzi di chiarire se è questo il tanto invocato cambiamento che la sua elezione avrebbe dovuto apportare e, soprattutto, se è questo il modello di partito che vuole affermare in Campania: un partito che considera le regole come un optional e un orpello di cui vantarsi in base alle convenienze del momento. In tal senso, sorprende e stupisce anche il silenzio dei due giovani e autorevolissimi componenti campani della segreteria nazionale, Pina Picierno e Francesco Nicodemo”