È convinto che bisogna cambiare. Che sui problemi del lavoro non si deve avere più (o non solo) l’approccio del «pompiere o della croce rossa» che intervengono per contenere i danni, ma gettare le basi per un rilancio a partire dalle tante imprese che «stanno reggendo all’urto della crisi». E al sindacato chiede di farsi protagonista «insieme alle imprese di un rinnovato modello di relazioni industriali per dare gambe solide allo sviluppo» e «più forza contrattuale con governo e istituzioni».
Fonte Il Mattino.it