“Sono soddisfatto a metà del pareggio dell’Aquila, mi conforta soprattutto il fatto che abbiamo ancora ampissimi margini di miglioramento. E’ vero che l’Aquila non meritava di vincere, però la Salernitana non ha avuto la cattiveria giusta per chiudere il match al momento opportuno”. Angelo Mariano Fabiani accoglie con moderato sollievo il pari maturato nei minuti finali al ‘Fattori’. Ma il direttore sportivo granata striglia il gruppo, convinto della bontà dell’organico messo a disposizione del tecnico Angelo Adamo Gregucci. Tradotto in soldoni è tempo di accelerare la marcia in vista della volata playoff che non ammette ulteriori distrazioni. Intervenendo telefonicamente nel corso della trasmissione ‘Gli Sportaccioni’ in onda su Radio Bussola24 e Tv Oggi Salerno, Fabiani guarda già avanti e riporta tutti sulla terra: “Mi incazzo come una bestia quando sento parlare di grande punto guadagnato all’Aquila. Siamo soddisfatti a metà, potevamo fare di più. In organico abbiamo tanti calciatori che possono fare la differenza in questa categoria e che devono dare qualcosa di più. C’è ancora qualcosa da regolare col lavoro settimanale. L’allenamento odierno a porte aperte? Ci sono momenti in cui c’è bisogno di lavorare nel massimo silenzio, altri in cui se ne può fare a meno. Oggi si può fare e lo facciamo volentieri anche per dare un segnale positivo ai tifosi affinché possano riavvicinarsi alla squadra”. Organico ampio che consentirà a Gregucci un robusto turnover in ottica Coppa Italia: “Anche coloro i quali finora hanno trovato poco spazio sono signori giocatori, lasciamoli lavorare in serenità, già qualcosa di buono s’è intravisto finora, possiamo ancora migliorare dal punto di vista tecnico-tattico, ma anche di approccio mentale alle partite. Elementi fuori rosa? Si, Fabiani”, scherza il ds prima di rifarsi serio quando si tocca l’argomento Pestrin. “Manolo è un ragazzo di una bontà unica, Ci può esser stato qualche battibecco con i tifosi in passato, ma ricordiamoci quel periodo: la società non navigava in buone acque, e lui ci ha rimesso un bel po’ di soldi, firmando le liberatorie anche se non aveva percepito gli stipendi. Ha accettato di venire a Salerno – rivela il ds – senza porre condizioni sull’ingaggio: Pestrin prende 2.500 euro al mese, non può esser considerato un mercenario. Vorrei averne 11 così, come anche Perpetuini e Ginestra ad esempio. Invito tutti a stringersi intorno alla squadra ed a tirare le somme a fine campionato. Montervino e Pestrin sono lì per spendere energie e per darsi da fare senza badare a chiacchiere, vorrei che quest’aggregazione possa portare al risultato che tutti quanti aspettiamo. Già domenica contro l’Ascoli non sarà facile, stanno caricando bene la partita”.
Fonte SoloSalerno.it