“Come Esercito di Silvio – continua – sentiamo il dovere di ricordare quella che è una pagina di storia per troppi anni dimenticata. Sono state almeno 15mila le vittime delle “foibe”. Più di 250mila Italiani furono costretti all’esodo forzato da Istria, Fiume e Dalmazia. Per rendere onore ai martiri e giustizia agli esuli e ai loro parenti sentiamo il dovere di unirci agli appelli affinché venga revocato al colpevole di tali atrocità, il dittatore comunista jugoslavo Tito, il titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al merito della Repubblica Italiana, con l’aggiunta del Gran cordone, il più alto riconoscimento previsto , con cui il presidente Giuseppe Saragat nel 1969 ha ritenuto di decorarlo, in spregio alla nostra memoria nazionale” .
“Inoltre alla luce dei recenti episodi nel corso dei quali sono stati deturpati diversi monumenti in memoria dei martiri delle foibe, – continua Acocella – crediamo che vi sia la necessità di ricordare queste tragedie nella loro devastante atrocità in tutte le sedi istituzionali e che vi sia il dovere di far studiare ai nostri giovani la storia del nostro paese senza cancellarne le pagine scomode. Perché solo chi non ha studiato o non conosce la realtà, può rendersi artefice di tali atti di vilipendio alla memoria di uomini e donne chiamati erroneamente dalla storia fascisti, ma che invece erano più semplicemente italiani”
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