Per non privare ancora i cittadini campani di uno strumento ritenuto necessario, questa legge afferma la Petrone, “rappresenta una speranza, se applicata concretamente ed efficacemente come strumento di prevenzione e diagnosi anche sulla base della correlazione tra ambiente, territorio e patologie. Nel caos generale che regna oggi nella sanità campana, nell’insufficienza dei servizi socio sanitari e a fronte della assenza di una visione sistemica della nostra sanità territoriale, tale legge se applicata bene e, soprattutto se migliorabile in futuro, potrà rappresentare un servizio utile per la cura e la prevenzione sociale.
La Campania è, insieme con Veneto, Friuli Venezia Giulia e Umbria, una delle poche Regioni che si è dotata di questo strumento. Per questo bisogna raggiungere risultati, evitando conflitti di competenze e pensare solo ed esclusivamente al bene dei nostri cittadini.”