Le modalità squallide sono queste: ti fanno registrare un’intervista di 34 minuti, come è capitato a me, per trasmetterne 3-4 minuti tagliuzzando dove e come vogliono. Sono stato costretto a pubblicare l’intervista integrale sul sito del comune. O magari mandando un giornalista con una telecamera che ti inquadra da “sottoterra” perché devono trasmettere l’immagine dell’interlocutore che è sottoposto quasi a un interrogatorio di polizia.”
Sul modo di fare giornalismo della Gabanelli, De Luca aggiunge:“Queste cose ridicole e squallide servono non a illustrare una realtà in termini oggettivi perché i cittadini e gli spettatori possano farsi un’opinione, ma servono a sostenere una tesi e servono comunque, sempre, a “fare ammuina”, a fare cabaret e sceneggiate con il solo obiettivo, sempre e solo, di fare audience sulla pelle di chi magari butta il sangue in un territorio per cambiare la realtà.”
DE LUCA: CONTRO LA RAI CI TUTELEREMO IN TUTTI I MODI
“Contro la RAI ci tuteleremo in tutti i modi. Se ci saranno gli estremi della diffamazione del danno faremo tranquillamente causa perché considero vergognoso quello che è stato fatto.” Così risponde a Klaus Davi nel corso del programma “Klauscondicio”, in onda su YouTube, parlando del progetto “Crescent”. “ Descrivere un’opera di grande architettura progettata da Ricardo Bofill,come un ecomostro lo trovo un atto di aggressione, di volgarità culturale e di offesa ad una intera comunità oltre che alla cultura italiana. Ripeto, avevo chiesto un minuto per parlare, ma in diretta non filtrato dai pinguini che si autodefiniscono giornalisti ma che rimangono pinguini, non mi è stato concesso e quindi avremo modo di tutelarci in tutti i modi”.
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