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Calcio: Prandelli, contro curve violente educare i giovani. ‘In Salernitana-Nocerina delinquenza comune non ultras’

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“Credo che incentivare l’educazione alla pratica sportiva e alla legalità, soprattutto in ambito scolastico, possa rinforzare in maniera consistente il processo formativo dei giovani e renderlo un elemento complementare alle strategie di prevenzione”. Lo dice il ct della Nazionale, Cesare Prandelli, intervistato da Polizia moderna, il mensile della polizia di Stato, sul problema della violenza negli stadi.

Episodi come quello di Salernitana-Nocerina, secondo Prandelli, “travalicano l’aspetto sportivo e non hanno nulla a che vedere con il calcio in sè, sebbene si siano verificati in uno stadio. In questi casi – sottolinea – non si parla di ultras, ma di delinquenza comune che trova modo di attecchire e rigenerarsi nel tessuto sociale di un territorio usando il calcio come scudo, facendone un pretesto per agire secondo logiche che poco hanno a che fare con la convivenza civile”.

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