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De Luca alla Direzione Nazionale del Pd: “Non possiamo continuare in questo modo”

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“Stiamo pensando con questa operazione di sintonizzarci esattamente sulle esigenze del paese e del mondo produttivo”. Duro intervento del sindaco di Salerno, De Luca, alla Direzione Nazionale del Partito Democratico, nel pomeriggio di ieri  a Roma. Un’analisi di quanto fatto dal Governo Letta nei mesi scorsi, tra luci e tante ombre, in particolare nel settore a lui caro delle infrastrutture e trasporti. Stoccate di De Luca anche sulla vicenda IMU.

“Il governo Letta – ha detto De Luca – ha fatto cose interessanti ma vi sono state anche misure e decisioni sconcertanti. Io sono tra quelli che ha valutato negativamente la questione dell’Imu. È stato un governo che ha presentato, come fatti compiuti, titoli di leggi ai quali non ha fatto seguito niente”

Poi sul Ministero dei Trasporti e Infrastrutture di cui è Viceministro: “Ho guardato con grande preoccupazione a quello che è accaduto nel settore delle infrastrutture – conclude – È stato consegnato nelle mani dei nostri avversari-alleati. Non possiamo continuare in questo modo. Abbiamo visto ricostituirsi la filiera della protezione civile di vecchie lobby,  di burocrati che condizionano le scelte di politica pubbliche. Dobbiamo creare lavoro, aprire cantieri  a cominciare dalla trasformazione urbana. Bisogna dare  nuovi margini agli enti locali per l’accensione dei mutui.  Dobbiamo mettere in campo grandi investimenti nelle politiche settoriali. Faccio un esempio: ci sono centinaia di milioni di euro per l’ edilizia carceraria. Rischiamo infrazioni europee eppure  non apriamo un solo cantiere.

“Ci sono aree del paese in cui la situazione è drammatica, al limite della rottura – aggiunge  De Luca –. “Spieghiamo che non stiamo facendo alcuna staffetta ma stiamo cambiando il nostro atteggiamento politico. Non ce la faremo a spiegare tutto con le parole, ma dobbiamo farlo con i fatti e con una svolta di sostanza che sia percepibile dal Paese. Dobbiamo passare immediatamente dal piano istituzionale a quello economico e sociale. Questa è la nostra sfida. Ci sono difficoltà immense. Il solo fatto di creare in Italia un nuovo clima, un clim diverso, un clima che sottragga l’Italia da questo ripiegamento, da questa sfiducia totale, potrà già rappresentare un grande elemento di conquista e innovazione politica”.

 

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