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Sanità: al Ruggi di Salerno eccellenza per la cura della Sindrome dell’ovaio Policistico

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Ancora un importante riconoscimento internazionale per il Prof. Francesco Orio,  risultato di recente Idoneo all’Abilitazione Scientifica Nazionale come il più giovane Docente di Prima Fascia di Endocrinologia in Italia, Responsabile dell’Endocrinologia e Diabetologia presso la SSD di Tecniche di Fertilità dell’AOU Ruggi d’Aragona di Salerno. L’organizzazione internazionale Expertscape, il cui compito è quello di segnalare ai consumatori le eccellenze mondiali in medicina per ogni tipo di problema medico, ha segnalato, con una conferenza stampa tenuta a Palo Alto (California, USA)  il Prof. Francesco Orio tra i 10 massimi esperti mondiali nella ricerca e nel trattamento della PCOS, meglio nota come Sindrome dell’ovaio policistico.

Expertscape, sulla base della letteratura scientifica degli ultimi 10 anni, ha inserito il ricercatore salernitano nel prestigioso world ranking. Il Prof. Francesco Orio non è nuovo ai riconoscimenti internazionali nel suo ambito scientifico, non da ultimo la pubblicazione lo scorso 13 dicembre 2013 su Nature Reviews Endocrinology, del gruppo “Nature” – la principale rivista endocrinologica al mondo, la Bibbia del settore – dell’articolo intitolato: “New guidelines for the diagnosis and treatment of PCOS” ossia “Nuove linee guida per la diagnosi ed il trattamento della PCOS”, scritto insieme al collega Prof. Dott. Stefano Palomba, ginecologo dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

 

La lista di prestigiosi premi e attestazioni internazionali ottenuti dal Prof. Francesco Orio è davvero lunghissima: nel maggio 2011 è stato premiato dalla Società Italiana di Endocrinologia (SIE) con il Premio “Marco Minozzi” come “miglior endocrinologo italiano al di sotto dei 40 anni”, sia per l’importanza che per il rilievo delle sue ricerche e pubblicazioni a livello internazionale. È annoverato tra i “Top Italian Scientists” per numero e qualità di  pubblicazioni prodotte e citazioni ricevute a livello internazionale (ben 160 full-papers pubblicati su riviste internazionali indicizzate dal Journal Citation Report) ed è considerato uno dei quattro migliori endocrinologi di tutta la Campania.

Nel giugno 2011 ha partecipato come Relatore al principale Congresso mondiale di Endocrinologia tenutosi a Boston, proprio sulle complicanze metaboliche e cardiovascolari della PCOS. Presidente dell’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) Sezione di Salerno sin dal 2009, è promotore ed organizzatore scientifico dell’annuale Giornata Salernitana per la Prevenzione delle Malattie della Tiroide (iniziativa di risonanza nazionale) che si svolge nel mese di marzo in collaborazione con il Comune di Salerno ed organizzatore del Corso di Aggiornamento Post-Specialistico in Endocrinologia, ormai da ben diciassette anni. Non da ultimo è promotore e responsabile per la Sezione di Salerno del CAMPUS SALUTE, iniziativa di prevenzione medica gratuita a beneficio di tutta la cittadinanza.

Il prof. Orio è da oltre 12 anni impegnato nello studio della cura e delle complicanze della Sindrome dell’ovaio policistico, prima causa endocrina di infertilità della donna, con una prevalenza del 5-10% in tutto il mondo e soprattutto in Italia, con possibili complicanze endocrino-metaboliche oltre che ginecologiche. La malattia è difatti molto frequente nelle ragazze e nelle giovani donne del nostro territorio, nell’area mediterranea, le quali tendono in prima battuta a rivolgersi al ginecologo e non all’endocrinologo. Bene è sottolineare come questa patologia coinvolga la sfera ormonale e necessiti invece di uno specialista in Endocrinologia, e non soltanto in Ginecologia.

E’ ormai dalla fine del 2010 che presso la Struttura di Tecniche di Fertilità dell’AOU “Ruggi d’Aragona” di Salerno, il prof. Orio presta la propria attività di endocrinologo, esperto di ovaio policistico e di endocrinologia ginecologica, in perfetta armonia ed integrazione con il ginecologo responsabile della Struttura, il dott. Giorgio Colarieti. Questo rappresenta davvero un esempio di reale e fattiva collaborazione tra ospedalieri ed universitari, sortendo una proficua e positiva sinergia tra il campo endocrinologico e quello ginecologico, infatti centinaia di donne affette da problematiche legate all’infertilità o a problemi endocrini afferiscono mensilmente presso questa struttura, ancora in crescita e che attende da troppo tempo ormai adeguati e dovuti finanziamenti ed il giusto riconoscimento per il lavoro quotidiano ed altamente professionale che la caratterizza e che già oggi rappresenta un modello da imitare ed esempio di “buona sanità” nel territorio salernitano.

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