Provincia di Salerno e Regione Campania sono Enti Pubblici, trovino immediatamente un tavolo di confronto e perseguano quello per cui sono destinati, e cioè l’interesse pubblico, quello degli studenti, degli operai e dei cittadini che vedono limitata la loro possibilità di movimento e di lavoro. Contemporaneamente si metta immediatamente in vendita Palazzo Luciani, come sostengo dal 2011, con pratiche di investimento che consentano liquidità immediata e scongiurino il rischio della perdita delle corse. Attendiamo, infine, ancora risposta seria dal dott. Pasquino in ordine alla richiesta sul suo compenso”.
Avv. Antonio Cammarota – Consigliere Provinciale Salerno
LA REPLICA DI CAMMAROTA ALLE DICHIARAZIONI DI PASQUINO
“Dispiace leggere le dichiarazioni del Prof. Pasquino per “notizie prive di fondamento” per i tagli delle cento corse e il suo compenso, che sarebbe pari a zero e per cui io non avrei “correttamente riportato” ciò che “mi sarebbe noto”.
Per davvero nulla contro il prof. Pasquino, di cui son note e apprezzate le capacità manageriali, ma anche l’impegno politico, né mi compete; ma come rappresentante del popolo eletto nelle istituzioni Provincia e Comune di Salerno, mi compete difendere la mia terra e il cstp”. Lo scrive il consigliere provinciale Antonio Cammarota replicando alla nota del commissario Pasquino in cui smentiva alcuni passaggi del comunicato dello stesso Cammarota.
Il consigliere provinciale Cammarota aggiunge: “E’ vero o no che son state tagliate cento corse cstp, addirittura riferendo quali e quante, tanto che Provincia di Salerno ha dovuto chiedere di affiggere almeno una tabella alle fermate per indicare quali corse non verranno effettuate?
Sul compenso del professore, mi sembrava opportuno richiedere con interrogazione a risposta scritta se il compenso Commissario Giudiziale potesse arrivare in questo terribile momento a 1-1,5 mln di euro, e se la sensibilità del politico Pasquino potesse indurre a fargli rinunciare a parte di detto compenso, dovuto ovviamente per legge, ma per legge, ovviamente, rinunciabile.
E mentre Comune e Provincia hanno già risposto che è auspicabile un ridimensionamento del compenso, il Prof. Pasquino continua a dire che nulla ha percepito, ma “prima” della nomina, salvo poi affermare che “il Ministero dovrà liquidare il compenso che ha per legge importi che non raggiungono cifre spropositate”, senza però riferir cifre.
Rimane, invece, senza risposta la mia questione sulla vicenda IVA tra Provincia e Regione per l’iva; o su Palazzo Luciani, la cui vendita, richiesta da oltre due anni e prima della liquidazione, con procedure di anticipo bancario o cartolarizzazione potrebbe fruttar somme in cassa per scongiurare tagli ai lavoratori cstp e al servizio pubblico, e quindi a danno degli studenti, dei lavoratori, dei cittadini”.
Avv. Antonio Cammarota