A Salerno, oltre al diggì Fabiani, al team manager Petritola, al preparatore atletico Scarpellino e al fisioterapista Iachetti, si sono trasferiti Bianchi, Scalise, Pestrin (Topouzis ha fatto il percorso inverso); a gennaio sono stati ceduti Falzerano, Rosania, Hanine, Randall; al Parma sono rientrati Scicchitano, Malatesta e Piacenti. In rosa, invece, sono stati aggiunti elementi d’esperienza come Magliocchetti e Greco. Troppo poco. Contro il Grosseto (gara decisa in favore degli ospiti da una prodezza di Marotta), la settimana scorsa Giordano ha schierato i suoi col 4-4-2 e probabilmente anche domani utilizzerà lo stesso impianto di gioco: giocheranno Pazzagli in porta; Schiavino, Magliocchetti, Scognamillo e Gandelli in difesa; Capece, Greco, Carpani e Colomba in mediana; Topouzis e Tripoli in avanti.
L’avversario. Ascoli, squadra giovane ed incompleta ma con tanti ragazzi di talento
Annata complicata per l’Ascoli, ma il vento sta cambiando e l’entusiasmo che si sta ricreando in terra marchigiana sarà linfa vitale per il nuovo corso targato Bellini, che entrerà nel vivo la prossima estate. Per questa stagione, mister Giordano (ex laziale, non in grandi rapporti con Lotito) si augura solo di non chiudere all’ultimo posto in classifica e, se possibile, di scalare qualche gradino. Attualmente i bianconeri sono terzultimi con 15 punti all’attivo (frutto di 4 vittorie, 7 pareggi e ben 10 sconfitte nelle 21 gare fin qui disputate). I marchigiani, che solo in extremis erano riusciti a trovare il modo di rinforzare la rosa nel corso della vecchia gestione targata Benigni, dopo il fallimento hanno visto il proprio patrimonio tecnico disperdersi.
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