Immagini interessanti, che hanno già permesso di ricostruire tempi e modalità del colpo Ad agire nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 3, sono stati in due, seppur non riconoscibili in volto, ma non è escluso che un terzo possa aver fatto da palo. Nei 90 secondi di azione si vedono i due fare prima un foro alla colonna che ospita il banomat, poi con l’utilizzo di una bombola rimpiere lo stesso con l’acetilene. L’esplosione, che ha danneggiato anche gli arredi interni, è stata immediata. Subito dopo i due hanno arraffato il contante contenuto e sono fuggiti senza lasciare tracce. Un bottino notevole, 60mila, in banconote da 50 e 20 euro, inutilizzabili e rintracciabili, secondo gli investigatori, perchè macchiate dal sistema di salvataggio del contante, entrato in funzione dopo l’esplosione. Di aiuto ai carabinieri potrebbero essere anche le testimonianze dei residenti che, svegliati dal boato, dai balconi della loro abitazioni potrebbero aver visto o sentito qualcosa.