Il progetto di Ricerca è rivolto all’identificazione di nuovi marcatori, sia sierici che di imaging, per il declino cognitivo nella malattia di Parkinson. Il Declino cognitivo è infatti uno dei più importanti sintomi non motori della malattia di Parkinson e può evolvere in una vera e propria demenza nel 40-50% dei pazienti.
Lo studio dei biomarcatori nei disordini neurodegenerativi, come la malattia di Parkinson, è uno dei principali temi della ricerca attuale ed è importante sia a fini diagnostici che per lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di rallentare la progressione di malattia.
Il Centro per le malattie neurodegenerative dell’Università di Salerno è l’unico centro italiano coinvolto nello studio internazionale PPMI (Parkinson’s Progression Markers Initiative; www.ppmi-info.org), che coinvolge più di venticinque gruppi di ricerca nel mondo e si propone di identificare possibili biomarcatori sia in pazienti con malattia di Parkinson in fase iniziale che in persone a rischio di sviluppare la malattia.
Il rettore Tommasetti ha così commentato la notizia: “Il finanziamento ricevuto dal Centro per le malattie neurodegenerative dell’Università di Salerno conferma l’importanza di una rapida e completa integrazione tra la componente universitaria e quella ospedaliera della nostra Azienda, e dimostra come i finanziamenti per la ricerca scientifica possano produrre ricadute positive anche per l’assistenza sanitarie e, dunque, innalzare la qualità delle prestazioni ospedaliere”.