Rigore e rispetto per la natura che permisero al paese del Parco del Cilento e Vallo di Diano di conquistare riconoscimenti quali le ‘bandiere blu’ e un buon rilancio turistico. Il ‘sindaco pescatore’ era stato eletto alla guida del paese per ben quattro mandati: dal 1995 al 1999, dal 1999 al 2004 e dal 2005 al 2010. Nel 2010 si era ripresentato: unico candidato era stato rieletto il 30 marzo con il 100% dei voti. Nel corso della sua esperienza politica aveva ricoperto anche il ruolo di consigliere della Provincia di Salerno. Oltre alla carica di sindaco, aveva occupato anche quella di presidente della Comunità del parco, organo consultivo e propositivo dell’ente Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed era stato Presidente della Comunità Montana Alento Monte Stella.
Vassallo era inoltre vicepresidente delle ‘Città slow’, aderenti al manifesto dell’associazione Slow Food ed era stato Presidente delle ‘Città Slow’ nel mondo. Un impegno a favore della propria terra stroncato la sera del 5 settembre 2010. Per ricordare e proseguire l’opera del sindaco-pescatore tre mesi dopo il delitto e’ nata una Fondazione che porta il suo nome e che attraverso borse di studio per gli alunni più meritevoli, pulizia delle spiagge, giornate di discussione e confronto su diversi temi, ma anche attività e spettacoli culturali, porta avanti l’opera di Angelo Vassallo. Vassallo inoltre viene ricordato ogni anno il 21 marzo nella Giornata della Memoria e dell’impegno di ‘Libera’, associazioni, nomi e numeri contro le mafie.