Desta particolare preoccupazione la riduzione dei posti letto di emergenza; il nuovo piano prospetta, difatti, la soppressione di circa il 50% dei posti letto di rianimazione e di cardiologia UTIC. Altrettanto allarmante è l’intenzione di mettere in mobilità 287 dipendenti: il personale passa da 1284 a 997, con un grave stato di disagio ed allarme sociale. In altre parole, assisteremo alla creazione di contenitori vuoti, di reparti privi delle figure professionali necessarie per assicurare il loro funzionamento.
A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “Nel silenzio assordante dei senatori, deputati e consiglieri regionali della nostra Provincia, che questa mattina hanno ritenuto di non presentarsi, stanno distruggendo la sanità locale. La situazione è gravissima, i nostri ospedali non riescono a dare adeguata risposta alle emergenze sanitarie, trovandosi spesso costretti a disporre ricoveri in altre province o addirittura fuori regione. Non possiamo accettarlo! Riduzione dei posti letto di emergenza, mobilità di 300 dipendenti e evidente squilibrio territoriale rispetto alle altre aree della Provincia sono i segnali di un disegno che comincia a profilarsi con chiarezza.
L’obiettivo ultimo non è scritto, ma è ormai chiaro: si vuole chiudere tutto. Si intende abbassare drammaticamente la produttività dei nostri ospedali, per spostare l’utenza in altri presidi. Il disegno è quello di lasciare nell’intera provincia soltanto 3/4 ospedali, e attraverso un progressivo depotenziamento, privare il nostro territorio di strutture sanitarie di vitale importanza. E questo avviene nella totale noncuranza ed indifferenza dei nostri rappresentanti locali, dei deputati, senatori e consiglieri regionali. Avevamo chiesto di ridurre posti di elezione e mantenere tutte le emergenze: non siamo stati ascoltati, e così si mette a serio rischio la salute dei cittadini, giungendo finanche alla drammatica ipotesi di non riuscire a salvare vite umane. Noi sindaci continuiamo la nostra battaglia, continuiamo a chiedere di essere ascoltati dal Presidente Caldoro, e dopo aver ottenuto un primo ascolto in sede istituzionale, ci faremo promotori di una mobilitazione generale dei cittadini, dei sindacati e degli operatori. Sono pronto ad occupare, insieme all’intero Consiglio Comunale, la stanza del direttore generale Squillante”.