“Noi gestori e i cittadini non ne possiamo più, dal 2011 a oggi, le tasse sui carburanti sono aumentate del 31,8% per la benzina e del 49% sul gasolio. Il nuovo rialzo inciderà in maniera limitata sul costo del carburante – l’accisa sulla benzina passa da 728,4 a 730,8 euro per mille litri e quella sul gasolio da 617,4 a 619,8 euro per mille litri – ma si sommano a una lunga serie di incrementi sul recente passato.
Tra variazione dell’IVA e delle accise è il decimo aumento dall’aprile 2011, con una crescita complessiva della pressione fiscale di 21,5 centesimi al litro per la benzina e di 24,9 centesimi per il gasolio. Tra dieci giorni il nuovo balzello. Il governo deve rispettare i gestori, non possiamo essere il Bancomat dello Stato – Quello che lancio io ma tutta la FIGISC CONFCOMMERCIO è un grido di allarme. Non è possibile che ogni qualvolta ha bisogno, il governo decida di mettere a posto i conti con le accise. Attraverso i carburanti, un prodotto indispensabile per il trasporto privato, si mettono le mani nelle tasche di tutti i cittadini. E’ ora di cambiare rotta.”