Stamattina, invece che recarsi al lavoro, si è chiuso nella sua vettura, una piccola utilitaria, e si è ucciso inalando i gas di scarico dell’auto, sotto casa a Pomigliano d’Arco, dove dormivano ancora la moglie ed i suoi tre figli, una ragazzina di 14 anni, ed i due gemelli, un maschio ed una femmina, di cinque anni. A notarlo, accasciato nella vettura, è stato un vicino di casa, che ha poi allertato la famiglia.
”La moglie lo aiutava – spiegano gli amici – era una piccola attività, e soldi non ce ne sono per assumere dipendenti, neanche la propria moglie. Eddy non è diverso da tanti altri commercianti”. Quella multa, però, era divenuta un chiodo fisso per De Falco, che in poche ore aveva chiesto aiuto ai familiari per trovare i soldi necessari. ”Diceva che doveva pagare entro 24 ore – aggiungono gli amici – altrimenti rischiava di perdere tutto. Si è rivolto al fratello, che però è un cassaintegrato dello stabilimento Fiat di Pomigliano, e lui aveva cercato di rassicurarlo, dicendogli che si sarebbe trovata una soluzione, così come gli aveva detto il suocero.
Ma Eddy non ci ha creduto, e si è ucciso”. Davanti al suo panificio-pizzeria ‘Speedy Pizza’, a Casalnuovo, si sono riuniti i colleghi commercianti, che hanno deposto fiori ed un cartello con la scritta ”Non siamo ladri, nè sfruttatori”. Gli stessi hanno annunciato per domani una serrata in concomitanza con i funerali che si svolgeranno nella chiesa Santissima Maria del Suffragio a Pomigliano. ”Lo hanno ucciso – hanno gridato i commercianti – quello che è stato fatto ad Eddy è istigazione al suicidio. Denunceremo i funzionari dell’Ispettorato del lavoro”.
E per domani l’amministrazione comunale di Casalnuovo ha proclamato il lutto cittadino. Il sindaco, Antonio Peluso, ha anche annunciato che l’amministrazione comunale, insieme a quella di Pomigliano d’Arco, sarà vicina alla famiglia di De Falco, e non ha escluso iniziative politiche e con le associazioni di categoria, ”nei confronti di tutte le istituzioni affinché, preso atto della grave condizione in cui versano i comparti economici in crisi siano approntate le misure adeguate ed urgenti volte ad impedire il protrarsi della crisi e la catena dei conseguenti estremi e disperati gesti”.
Accuse agli enti locali, ad Equitalia ed al Fisco, sono arrivate dal vicepresidente della Confcommercio di Napoli, Gaetano Coppola, residente di Casalnuovo. ”Conoscevo Eduardo – ha spiegato – era un uomo molto equilibrato, e se ha deciso di togliersi la vita è perché non reggeva più alle difficoltà economiche: la multa è stato l’ultimo colpo”. ”Abbiamo più volte lanciato l’allarme su come il terziario sia allo stremo – ha, invece, affermato il presidente della Confcommercio Imprese per l’Italia, Pietro Russo – ma i nostri appelli sono stati inascoltati”.
All’imprenditore suicida è stato anche dedicato un docu-film in uscita nelle sale oggi, ‘Solving’, il cui produttore ed interprete, Salvatore Mignano, ha ricordato che l’opera racconta del fenomeno collegandolo alla crisi economica. ”La morte non è una soluzione”, ha detto Mignano.
Fonte ANSA
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