Teatro Verdi – Piazza Matteo Luciani Tel.089 662141
Gianpiero Ingrassia: Frankstein Junior
Più di 700 candidati si sono presentati alle audizioni per giocarsi la chance di poter interpretare uno dei celebri personaggi che hanno fatto del film di Mel Brooks un vero cult. Sul palco, al fianco di Ingrassia, Giulia Ottonello (Cantando sotto la pioggia, Cats), dalle straordinarie capacità vocali unite a un naturale talento comico, interpreterà Elizabeth, viziata ed egocentrica fidanzata di Frederick. Igor sarà interpretato da Mauro Simone (Grease, Pinocchio il grande musical, regia di Tre metri sopra il cielo), servo fedele al Castello e disinvoltamente incurante della propria gobba. La sinistra e misteriosa Frau Blücher, il cui nome incute terrore persino ai cavalli, governante al castello e detentrice dei segreti di Victor Von Frankenstein avrà il volto di Altea Russo (La Piccola Bottega degli Orrori, A Qualcuno Piace Caldo, Bulli e Pupe, Hello, Dolly!), mentre Valentina Gullace (Jesus Christ Superstar, Cabaret, High School Musical, Aladin, Salvatore Giuliano) sarà l’esplosiva Inga, giovane transilvana assistente devota di Frederick, incurante della propria straordinaria e sensuale bellezza. Il baritono Fabrizio Corucci sarà il Mostro, l’imponente creatura riportata in vita grazie agli esperimenti del Dottor Frankenstein. Completano il cast Felice Casciano (A Qualcuno Piace Caldo, La Piccola Bottega degli Orrori, Pinocchio il grande musical, Sister Act) nei panni dell’ispettore Kemp, capo della polizia locale dedito al mantenimento dell’ordine; Davide Nebbia (Grease, Happy Days) è l’eremita cieco che abita nei boschi e desideroso di compagnia (che nel film era intepretato da un quasi irriconoscibile Gene Hackman); Roberto Colombo (Grease, A Chorus Line, Cats, Happy Days) è Victor Von Frankenstein, famigerato nonno di Frederick, impaziente che il nipote segua le sue orme; Michele Renzullo (Cats, Happy Days) è Ziggy, il più bizzarro tra gli abitanti del villaggio transilvano. Considerato una delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi, girato nel 1975 con uno stile ispirato agli anni ’20 (omaggio ai classici horror della Universal), Frankenstein Junior è una parodia del celebre Frankenstein di J. Whale e delle numerose pellicole dedicate alla creatura di Mary Shelley. Il film, premiato dal pubblico che lo ha consacrato come il cult movie per eccellenza e le cui battute sono entrate nella memoria degli spettatori – con oltre 500.000 copie vendute – è il “classico” in DVD di maggior successo della storia dell’home video in Italia. Il genio di Mel Brooks – dopo Per favore non toccate le vecchiette/The Producers – torna così dal cinema al teatro con una commedia musicale in scena a Broadway per 485 repliche all’Hilton Theatre dal 2007 al 2009.La versione italiana sarà diretta da Saverio Marconi con la regia associata di Marco Iacomelli e, tra momenti di irresistibile comicità proprio come nel film, ne riproporrà l’atmosfera della straordinaria fotografia “in bianco e nero” del film con il tocco colorato di numeri esilaranti, su tutti quello tra Frankenstein e il Mostro sulle note di Puttin’ on the Ritz di Irving Berlin.
Da Giovedì 27 febbraio a Domenica 02 marzo
Teatro delle Arti – Via Guerino Grimaldi, 7 Tel. 089 221807
Beatrice Fazzi, Michele La Ginestra: Ti Posso Spiegare
Un uomo e una donna, un marito e una moglie..vent’anni insieme, senza sbavature, senza incertezze…Certo, ogni tanto una piccola discussione, di quelle banali ma al contempo affascinanti, fatte con l’ironia sottile, tipica di una coppia ormai collaudata…Sembrerebbe filare tutto liscio tra i binari della consuetudine, di una monotona monogamia… fino a quando compare…un’altra donna!..ma non una qualsiasi…
…ma non una qualsiasi, una donna giovane, affascinante, straniera!
…ma soprattutto compare all’improvviso, … nel loro letto matrimoniale!
“Cara non è come credi… giuro, ti posso spiegare!”
E’ da qui che comincia la nostra storia, fatta di un presente inspiegabile e di un passato prossimo abbastanza confuso, e tra un flash back illuminante e un “non ricordo” divertente, tra una risata e una riflessione, la matassa pian piano si dipana, lasciando agli spettatori la possibilità di valutare se è preferibile la cruda realtà o una magica illusione!.
Sabato 01 marzo ore 21:00 – Domenica 02 marzo ore 18:30
Teatro Ridotto – Via Fabrizio Pinto, 1 Tel. 089 23 39 98
Dino Paradiso: Il Problema E’ La Comunicazione
22 e 23 Febbraio
Teatro Ghirelli – Via Lungoirno Tel.800188958
Manlio Santanelli : Il Baciamano
Che cosa hanno in comune tra loro Janara, giovane popolana avvizzita prima del tempo, e il gentiluomo che, legato mani e piedi, le è stato portato in casa dal marito?Non l’idioma, giacchè la donna parla il napoletano basso e intriso di spagnolismi caro ai lazzari, vale a dire quel particolare tipo di lebe di cui Napoli vanta l’esclusiva nel tempo e nello spazio: mentre l’uomo si esprime in un italiano, se non forbito, quantomeno conforme alla borghesia colta e francofona a cui appartiene per nascita.Non la fede, giacchè lei ostenta il fanatismo proprio delle masse meridionali, furore parareligioso che ha fatto la punta alla croce e la maneggia come una spada – è a quelle masse che si è apellato il Cardinale Ruffo per reprimere nel sangue la Rivoluzione del ’99; mentre lui si limita ad usare l’arma, ahimè non altrettanto devastatrice, della ragione, presa a prestito dai testi sacri dell’Illuminismo europeo.Non la città di origine, perché se è vero che entrambi sono nati nel capoluogo campano, allora capitale del Regno, è altrettanto vero che a quel tempo – ma la situazione non è granchè mutata oggigiorno – esistevano tante Napoli quanti erano gli strati etnici e sociali che ne componevano la popolazione.Men che meno i due hanno in comune il passato, che nel caso del gentiluomo siamo autorizzari a immaginare ovattato da confortevoli natali e da un patrimonio familiare in grado di garantire la soddisfazione di qualsivoglia esigenza; laddove Janara – e lo apprendiamo dalla sua viva voce – ha sempre dovuto fare i conti con la fame, con gli stenti, con le violenze dei genitori prima e del marito poi (ha sempre “gettato il veleno”, come si usa dire dalle sue parti).E di elementi di estraneità, di marcata diversità potrei enumerarne ancora molti, disturbato in questa operazione soltanto dal proverbiale imbarazzo della scelta.Come mai, allora, due creature tanto lontane l’una dall’altra si scoprono infine partecipi dello stesso destino, che in qualche modo ne parifica la condizione, le fa apparire solidali ancorché inchiodate a ruoli fatalmente contrapposti?Della risposta a quest’ultimo interrogativo si fa carico “Il baciamano”, nella sincera speranza che risulti il più possibile esauriente e, allo stesso tempo, nella profonda convinzione che tra le molte finalità del teatro vi sia anche quella di arrivare a dimostrare ciò che altre discipline ritengono indimostrabile.
Dal 27 Febbraio al 2 Marzo
Teatro Nuovo – Via Valerio Laspro, 8/C Tel.089 220886
GLORIANA – CIRO CAPANO : SIAMO APPENA ARRIVATI DA NAPOLI
25 anni fa Pino Moris ebbe la brillante idea di realizzare lo spettacolo musicale dal titolo “Siamo appena arrivati da Napoli”. A prendere parte attiva al progetto ci fu il re della sceneggiata Mario Merola, che ne curò la regia, coadiuvato da Pino Moris. Allora in scena anche la giovane ma già collaudata Gloriana. “Il lavoro teatrale, ricorda con grande emozione Moris, ebbe talmente tanto successo che sbarcò negli anni 1988-1989 non solo in Italia ma in gran parte d’Europa. Le soddisfazioni furono tantissime a Stoccarda, a Francoforte, in Belgio ed ancora in Canada. Realizzammo più di 120 repliche. Nella nostra Capitale rimase al Teatro delle Arti, un intero mese. A distanza di 25 anni la scelta di rimettere Siamo appena arrivati da Napoli può essere una bella scommessa con me stesso. Ho deciso, continua Moris che curerà la regia della pièce, di lasciare intatto il linguaggio che usammo negli anni ’80. Come i grandi classici, nel mio piccolo credo che anche questo spettacolo musicale abbia i numeri giusti per essere riportato in scena con gli stessi canoni. Resta uguale anche la scenografia: straordinariamente semplice, raffigurante un vicolo di Napoli”. Con questo lavoro, che si materializzerà a partire da venerdì 31 gennaio, avverrà un vero e proprio tuffo nel passato. L’attenzione si focalizzerà sul periodo della guerra. Non mancheranno “due sprazzi” di sceneggiata. Sul palco anche il “Pulcinella napoletano”. Al fianco di Gloriana, che rivestirà i panni della sua “Mariuccella a Bionda” come la definiva nel lavoro Mario Merola, vi sarà Ciro Capano. L’artista andrà a ricoprire il ruolo del grande Mario Merola. A completare il quadro di “Siamo appena arrivati da Napoli”, vi saranno le colorate coreografie realizzate da Enzo Castaldo con un corpus di ballerini. L’orchestra sarà diretta da Ciro Cascino e la regia di Pino Moris. Allo spettacolo parteciperanno tra gli altri: Oscarino di Maio, Mario Aterrano, Massimo Salvetti e tanti altri. “Si riderà, ma qualcuno nel pubblico verserà anche qualche lacrimuccia”, conclude sorridendo Pino Moris.
Sabato 22 e Domenica 23 febbraio 2014
Teatro Arbostella – Viale Verdi Parco Arbostella Tel.0893867440
Compagnia “Teatro Per Noi” : Meglio Un Bacio Ca’ PPavà
In un’epoca in cui lo stipendio medio di un impiegato era di 350 lire, è facile immaginare lo sgomento che prende la famiglia del generale Siriani alla notizia di dover sborsare, all’improvviso, centocinquantamila lire quale indennizzo per un incidente involontariamente provocato da Grazia, fresca moglie di Tullio, graziosa e sbadata quasi patentata. Nasce da questo evento imprevedibile l’intreccio narrativo di questa commedia. Un affresco di personaggi, di scambi, di dialoghi pungenti, nel più classico stile della commedia comica all’italiana condita in napoletano.
Spettacoli nei fine settimana dal 15 febbraio al 2 marzo, il sabato alle 21.15 e la domenica alle 19.15.
Piccolo Teatro del Giullare – Via Matteo Incagliati Tel.089220261
Giuseppe Manfridi: Shakespeare Family
Parole di Shakespeare, e parole che parlano delle parole di Shakespeare. Parole, altre parole, che presuntuosamente se ne appropriano e le dirottano, le integrano. Le contraddicono.L’operazione è questa: mostrare I’opera, e al contempo entrarci. Come fosse un ologramma da osservare a tuttotondo girandoci attorno.L’idea nasce dall’utilizzo di alcuni miei testi scritti per la radio agli inizi degli anni Ottanta, poi nel tempo passati attraversi varie rielaborazioni, e che qui vengono riproposti in un curioso mescolarsi a scene tratte da’La bisbetica domata’. La cosa ha un senso poiché la pagine da me scritte allora, oggi riunite sotto il titolo: ‘ Shakespeare family’, ipotizzano alcuni incontri imprevisti con, o fra, alcuni personaggi del teatro shakespeariano, con particolare riferimento ai molti copioni ambientati in Italia (ben dieci, su trentaquattro).L’intarsio di una fonte originale -‘La bisbetica’, appunto – con il suo sviluppo apocrifo, e con altri brani mistificati ma che gli sono affìni (come nel caso dei riferimenti al ‘Romeo e Giulietta’), dovrebbe suggerire una sensazione di gioco esagerato in cui la finzione dichiarata della scena tenderà a produrre un ulteriore inganno generando un fantasioso carosello di ‘alter ego’. Divertente come tutti i caroselli, ma anche ardito e inquietante.Difficile dire, infatti, sino a che livelli di coinvolgimento potrà arrivare I’interattività suggerita dallo spettacolo. Quanto sia vera, e quanto no.Nell’insieme, la percezione dovrebbe essere quella di un autentico ‘happening’. Di qualcosa che non sia non solo da osservare in qualità di spettatori, ma a cui prender parte anche come protagonisti chiamati in causa.
Nei fine settimana 22-23 febbraio e 1-2 e 8-9 marzo
Teatro La Ribalta Via Salvatore Calenda,98 infoline 089 2961812 3292167636
Compagnia ” Le Nove Muse ” : Ditegli Sempre Di Si
Michele, appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa, che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni, suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina. Al pranzo di compleanno dell’amico Vincenzo Gallucci, un altro equivoco viene generato da Michele che invia un telegramma al fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell’amico. Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi, il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo; « La causa di tutti mali,dov’è? Nella testa! »
Sabato 22 febbraio ore 21:00 e Domenica 23 febbraio ore 19:00
“La redazione non si ritiene responsabile per eventuali variazioni, modifiche, spostamenti o annullamenti degli spettacoli in programma e pubblicizzati in questa pagina”
A cura di Ciro Casella