«La crisi economica – spiega – continua a mietere vittime nella Piana del Sele. Particolarmente delicato e preoccupante è il caso del gruppo Paif, ennesimo dramma dell’occupazione nella provincia salernitana. Il fallimento di Paif e Termopaif non è legato soltanto al destino degli 83 lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro, ma tocca inesorabilmente ogni singolo cittadino di Battipaglia, dal momento che potrebbe influire su tutti i campi del tessuto sociale».
«Solo un altro piano industriale – conclude Cirielli – che preveda la continuità delle due aziende, seppure a fronte di un sacrificio in termini di tagli ai posti di lavoro, potrebbe rappresentare una valida alternativa per scongiurare la totale chiusura del gruppo industriale e salvaguardare i livelli occupazionali e di produzione».