In queste realtà gli animali sono privati della libertà, mantenuti in ambienti innaturali ed in condizioni non rispettose dei loro più elementari bisogni. Animali appartenenti a specie che in natura si spostano lungo percorsi di centinaia di km, nei circhi passano l’intera vita negli squallidi vagoni-gabbia dei camion che li trasportano. È una prigionia che dura per tutta la vita: gli unici momenti “di libertà” sono quelli durante i quali vengono costretti, con i metodi violenti tipici di un addestramento forzato, ad eseguire grotteschi esercizi assolutamente contro natura.
Nei mesi di ottobre e novembre 2012 gli attivisti di Animal Amnesty hanno seguito il circo Medrano tra Bratislava e Brescia, filmando le condizioni di reclusione degli animali. Il risultato delle investigazioni è racchiuso in un video che su Youtube si trova con il nome “Investigazione al circo Medrano”. Le immagini dell’inchiesta, mandate in onda anche con un servizio del TG1, mostrano animali in condizioni di forte stress e apatia: elefanti che dondolano in maniera incessante con zampe e proboscide, un canguro che trema e si cinge continuamente il corpo in maniera compulsiva con le zampe, tigri impegnate in continue passeggiate nervose nelle gabbie strette. Gli elefanti, poi, durante lo show, venivano pungolati ripetutamente dal loro addestratore Braian Casartelli con un bastone, sulla cui estremità, ben nascosto da pennacchi, è evidente un uncino appuntito. Il rappresentante del circo Medrano, Albertino Casartelli, nel dicembre scorso è stato rinviato a giudizio con l’accusa di maltrattamento di animali.
Consolidate teorie psicologiche e psichiatriche ritengono che lo spettacolo circense con animali è altamente diseducativo per i bambini, che lo vedono come una vera e propria legittimazione della sopraffazione del più forte nei confronti del più debole, dell’uomo su tutti gli animali. Rifiutiamo questo tipo di spettacolo, perché non rispettoso del diritto alla vita ed alla libertà di ogni essere senziente; rifiutiamo la prigionia, sia essa umana che animale. Sempre più diffusi ed apprezzati sono gli spettacoli del “Circo Contemporaneo”: una nuova concezione del circo, rivoluzionario, poetico, tra giocolieri, contorsionisti, equilibristi, acrobati e clown. Questo è il circo che ci piace, l’unico in linea con una società che si definisce civile. Vogliamo un circo più umano, che metta in luce solo la bravura dei suoi artisti. Un circo senza animali.