“Dalla tragedia, questo piccolo Comune è riuscito a fare un percorso virtuoso – ha detto Gabrielli dopo aver visitato, in compagnia del Sindaco, Nicola Carrano e dell’assessore regionale, Edoardo Cosenza le opere già realizzate per la mitigazione del rischio idrogeologico e inserite nel meta progetto Atrani masterplan -Bisogna capire che non si può de-antropizzare la Costiera Amalfitana piuttosto bisogna partire dai cittadini per farli diventare essi stessi attori di sicurezza”. Gabrielli, che ha elogiato la filiera istituzionale alla base del grande risultato, ha inaugurato poi la centrale operativa della protezione civile dove si monitora 24 ore al giorno il corso del torrente Dragone che nel giorno dell’alluvione trascinò a valle migliaia di metri cubi di fango e detriti. “Quest’anno ricorrono gli anniversari di due tragedie: 1924, 1954che sconvolsero la nostra terra – ha esordito l’Assessore Cosenza – oggi la Regione Campania è all’avanguardia nei piani di sicurezza: oltre un terzo del suo territorio è coperto da procedure di protezione civile questo grazie alle amministrazione comunali più attente che, consorziandosi, hanno la possibilità di presentare progetti ed ottenere finanziamenti. Anche quelli più virtuosi e che ne hanno già ricevuti, come Atrani, potranno ottenere altri fondi dall’Europa per implementare le attività di messa in sicurezza.
La stima che ha Bruxelles per la Campania è finalmente alta”. “I nostri tecnici– ha spiegato Flavio Cioffi, Commissario dell’agenzia regionale Arcadis cui compete la progettazione degli interventi di tutela del suolo – hanno lavorato a stretto contatto con l’assessore alle opere pubbliche di Atrani, Valeria Gambardella, realizzando un progetto equilibrato e attento alle esigenze dei cittadini.” Le opere realizzate e quelle in cantiere sono state illustrate proprio dalla Gambardella: “La ratio che ha ispirato l’intero masterplan, (investimento di quasi 12 milioni di euro complessivi) è stata quella di guardare al futuro: abbiamo sentito il dovere di difendere il paese ma anche quello di porre le basi per migliorare la vivibilità del territorio”. Gli interventi, dalle difese a mare al parcheggio interrato, dall’arredo urbano all’illuminazione, dai servizi al nuovo lungomare sono state pensati anche come infrastrutture per lo sviluppo socio economico del borgo. “L’altra costola del masterplan riguarda la promozione e l’accoglienza turistica – ha aggiunto l’assessore al turismo Michela Mansi – Abbiamo avuto la possibilità di lavorare con grandi professionisti, come Massimo Zucchi e Alessandro Cocchia.
Con loro abbiamo potuto riflettere sulle peculiarità di Atrani, la sua storia e la sua vocazione, sintetizzandole in segni distintivi riconoscibili, dal logo alla nostra mascotte Cornelius”. Il riferimento è al simbolo turistico e all’asinello che si morde la coda, richiamo ad una delle tante visioni di Escher che pose Atrani all’origine della sua “Metamorfosi”. “O prendiamo coscienza che il territorio è il nostro unico patrimonio o non avremo futuro” ha concluso Gabrielli riferendosi al grande lavoro realizzato ad Atrani, esempio di inventiva e buona amministrazione.
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