Durante l’incontro, più volte è stato portato all’attenzione dei presenti che vi è una netta linea di confine tra Terra dei Fuochi e l’Irpinia, non ci sono paragoni. La dott.ssa Codella ha ribadito che “bisogna stare in guardia e monitorare costantemente i territori. Le centinaia di tonnellate di rifiuti illeciti che sfuggono ai controlli, possono essere interrate ovunque, al sud come al nord”. È pur vero dunque che Giordano ha citato dei siti “sensibili” come quello di Nusco e di Lioni, ma l’intento è stato quello di proddurre un monito, accendere i riflettori su una realtà nota da tempo a tutti che rischia in futuro di poter degenerare se non effettuiamo la dovuta prevenzione. Leggendo molti articoli usciti oggi sui giornali, notiamo che si è preferito prelevare solo alcune informazioni risapute su cui si è già abbondantemente discusso nel tempo, per costruire una notizia inattuale basata su dati utilizzati ieri semplicemente come introduzione ad un discorso più ampio. La maniera di fare giornalismo talvolta è soggettiva, ma speriamo vivamente che si contribuisca ad una diffusione delle notizie quanto più possibile omogenea e fedele alla realtà.
Cosa ci ha colpito negli ultimi tempi è la crescita di partecipazione dei giovani e dei cittadini; gli appuntamenti del Forum dedicati all’ambiente, rafforzano lo spirito di appartenenza a questo territorio e le speranze per un futuro di crescita attraverso la sostenibilità. Emerge sempre la passione nel difendere le nostre risorse. Adesso stiamo imparando a comunicare, a mettere assieme le forze vitali, stiamo imparando ad indirizzare le osservazioni agli enti competenti. Presto, con il centro studi, passeremo alla fase due: dalle proteste alle proposte.
Fa presente inoltre il Comitato Civico di Sant’Angelo dei Lombardi: “è stata presentata la lettera aperta alla Ferrero; come noto, l’azienda con stabilimento alimentare a Sant’Angelo dei Lombardi, negli ultimi tempi ha deciso di investire sulla produzione di energia elettrica, e da lì sono iniziati i problemi del nostro territorio: prima una centrale elettrica ad olio da 18 megawatt, poi l’autorizzazione per le pale eoliche ed infine un impattante elettrodotto in costruzione, che va dall’Abbazia del Goleto a Castelnuovo di Conza per portare la corrente elettrica prodotta. Questo implica problemi per la salute e per il paesaggio. La popolazione è stata informata e si sta cercando adesso di verificare se sono stati acquisiti i pareri necessari. La lettera aperta invita la Ferrero ad avere più rispetto per il territorio che ospita la fabbrica ed invita l’azienda a farsi carico dei costi per l’interramento dell’elettrodotto”.
In conclusione, rendiamo noto che non hanno senso i facili e strumentali allarmismi, ma anche questo bigottismo a voler nascondere sempre la testa sotto la sabbia, deve avere termine. Siamo fieri ed orgogliosi di vivere nell’ “Irpinia felix”, ma se non si prendono seri provvedimenti di difesa e tutela, di “felix”, anche qui, non resterà nulla.