- la nuova illuminazione del corso Umberto I, nel tratto compreso tra il viale Garibaldi e la piazza Duomo ed al Borgo Sacciaventi;
- il restauro degli elementi lapidei degli archi e di quelli lignei dei solai esistenti;
- il risanamento delle facciate e dei portici di tutti gli impianti esistenti, ovvero la eliminazione alla vista dei cavi di alimentazione e di distribuzione.
La tipologia costruttiva del centro storico di Cava de’ Tirreni è piuttosto varia e risente non solo delle diverse epoche, ma anche degli interventi di riparazione e di consolidamento che si sono succeduti, soprattutto all’indomani del sisma del 1980, ed eseguiti singolarmente dai vari condomini, con criteri progettuali/esecutivi non sempre congruenti. In generale si riscontrano per le strutture verticali pietrame, per le orizzontali volte in muratura mista, solai in legno, in ferro, in qualche caso solai in cemento armato.
In particolare i solai in ferro – realizzati con putrelles e tavelloni – presentano un inconveniente dovuto al diverso coefficiente di elasticità tra i suoi componenti (alto nel ferro, basso nei laterizi ed intonaco); una condizione che procura lesioni longitudinali nello strato di intonaco, dapprima capillari e superficiali ma che, in carenza di manutenzione, possono procurare distacchi più o meno estesi.
In sede progettuale si è dunque prevista la protezione di questa tipologia di solaio piano con pannelli di cartongesso ottenendo più risultati:
– la protezione delle superfici di intradosso;
– la salvaguardia degli elementi in ferro dall’azione degli agenti atmosferici;
– il miglioramento della coibenza termica dei vani sovrastanti;
– la conservazione degli intonaci scongiurandone il distacco;
– la tutela della pubblica incolumità.
Si ribadisce che in alcun modo si è creata interferenza con elementi architettonici , archi o volte che siano.
RESTAURO DEGLI ELEMENTI IN PIETRA. Il restauro degli elementi lapidei costituisce una lavorazione di alta qualità che sta avvenendo sotto l’alta sorveglianza della competente Soprintendenza di Salerno nonché con l’impiego di personale specializzato e competente. Nel corso dei lavori sono emersi elementi preziosi nascosti al di sotto di vecchi intonaci e pitturazioni mal poste; si veda un capitello nei pressi della chiesa di San Giacomo, piccoli stemmi ed iscrizioni nonché altri elementi significativi della storia urbana di Cava (per es. i fori per antiche strutture in legno a servizio delle botteghe artigiane).
I LAMPIONI. I lampioni posti in opera in alcune campate del Borgo Scacciaventi costituivano una campionatura alternativa al modello specificato in progetto e già utilizzato nel primo lotto (mod. Flaminia – iGuzzini). Nel rispetto, ancora una volta, delle specificità del Borgo Scacciaventi, e prima di dare corso definitivo alla installazione di nuovi corpi illuminanti, si è operata una ulteriore verifica con elementi distinti, seppure congruenti con l’opera nella sua interezza. Si trattava di una clausola contrattuale prevista nel Capitolato speciale di appalto alla quale si è data attuazione. L’esito di tale simulazione è stata favorevole alla soluzione progettuale con la conferma del mod. Flaminia – iGuzzini; quindi si sono impartite le dovute disposizioni all’impresa appaltatrice che ha provveduto a completare il relativo ordine di acquisto.
ULTIMAZIONE LAVORI. L’andamento dei lavori fin qui è stato del tutto regolare, seppure condizionato dalla evidente particolarità di coinvolgere una parte importante del centro cittadino. Si sono disposte sospensioni per consentire lo svolgimento di importanti manifestazioni cittadine; per contemperare le esigenze degli operatori commerciali in occasione delle festività estive e natalizie, ovvero per le pessime condizioni meteo. Si tenga conto, inoltre, che quelli appaltati interferiscono con analoghi lavori (v. bonifica vecchi impianti e relativi ammodernamenti) a carico di Enel e Telecom che operano con proprie imprese; il tutto avviene in sinergia ma vi è comunque la necessità di un raccordo operativo che nell’ottimizzare i tempi, scongiuri altresì disfunzioni esecutive e sprechi di risorse. L’ultimazione delle opere – a meno degli imprevisti di cui si è detto – è prevista per la fine di aprile 2014”.
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