Il Congresso, votando tra due differenti mozioni, ha scelto di confermare Cesa ben sapendo che il suo sarebbe stato un mandato non più frenato dalla pur riconosciuta leadership di Casini che, appoggiando di fatto la mozione avversa, ne è uscito ridimensionata.
L’intervento del neo-consigliere nazionale, peraltro, è stato particolarmente apprezzato, oltre che efficace e crudo proprio in tal senso; con la franchezza e la schiettezza che lo contraddistinguono, Gallo ha avuto proprio l’attenzione di Casini che, lontano dai lavori congressuali per l’intero pomeriggio, si è precipitato al tavolo della presidenza per ascoltarne in prima persona le educate ma decise rimostranze che l’esponente salernitano ha mosso esplicitamente nei suoi confronti.
Si è trattato di un successo complessivo dell’Udc di Salerno. Il lavoro che Gallo – assieme al segretario Miranda, al Consigliere comunale Paky Memoli e i componenti della segreteria cittadina – sta svolgendo per il rinnovamento della classe politica cittadina e nazionale nonché dello stesso modo di occuparsi della cosa pubblica, ha dunque iniziato a sortire i suoi benefici effetti; se si considera, peraltro, che l’intento del congresso era quello, per l’appunto, di fare definitivamente chiarezza e darsi nuove figure all’interno del partito che possano apportare freschezza e motivazioni nuove, limpide, oneste.
Si è trattato, altresì, di un grande riconoscimento al lavoro certosino che il segretario provinciale Luigi Cobellis sta portando avanti da tempo con umiltà e passione in tutta la provincia salernitana. Il capogruppo consiliare alla Regione Campania, infatti, ora può contare sull’apporto di altri due esponenti della provincia per far valere le istanze dei territori nel massimo consesso dell’Udc.
La segreteria, a nome di coloro che credono e ancora profondono energie per realizzare il progetto del popolarismo concreto, si congratula con Leonardo Gallo per la personale attestazione di stima e fiducia riscossa ora anche al livello nazionale nella certezza che Salerno possa divenire capofila del rinnovamento non solo dell’Udc ma dell’intero sistema di rappresentanza nazionale.