All’esito delle attività ispettive, è risultato che il titolare dell’agenzia, regolarmente autorizzato per la raccolta di scommesse ippiche, raccoglieva – di fatto – anche puntate su eventi sportivi diversi dalle corse dei cavalli, in assenza della specifica concessione e/o autorizzazione di pubblica sicurezza, mediante collegamento ad un sito internet riconducibile ad un allibratore estero con sede in Austria, non autorizzato all’esercizio di tale attività sul territorio italiano.
L’operazione ha condotto al sequestro di tutta la strumentazione informatica utilizzata per lo svolgimento dell’attività illecita, consistente in due postazioni informatiche, un televisore, una stampante termica, documentazione varia e la somma di €. 360,50, frutto dell’illecita attività.
Il gestore dell’agenzia è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, per i reati di illecita intermediazione nella raccolta delle scommesse, di cui all’art. 4 della legge n. 401/1989, e agli artt. 17 e 110 del T.U.L.P.S..
Nella circostanza, è stato denunciato anche uno scommettitore; infatti, la normativa vigente prevede una specifica responsabilità penale anche a carico di chi si limita semplicemente a scommettere in uno dei centri non autorizzati.
L’attività di servizio posta in essere testimonia il costante presidio esercitato dal Corpo sul territorio a salvaguardia delle leggi vigenti, ed è finalizzata a contrastare il fenomeno della raccolta di scommesse abusive su eventi sportivi che, inevitabilmente, origina danni economici agli operatori del settore regolarmente provvisti dei previsti titoli amministrativi.
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