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Gustavo vuole conquistare il rinnovo a suon di gol

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Il gol di ieri a Grosseto, che ha suggellato la qualificazione alla finalissima della Coppa Italia di Lega Pro ha rappresentato per Gustavo la classica prova del nove (superata). Il brasiliano c’è e su di lui mister Gregucci può fare tranquillamente affidamento. In più, il ragazzo di San Paolo ha dimostrato all’allenatore che può essere utile sia da centravanti che da mezza punta nel terzetto schierato a supporto dell’attaccante centrale. Dopo un avvio di stagione deludente, il sudamericano (al terzo anno in città) ha cambiato passo alla 20esima giornata.

Il gol siglato nel finale di partita contro il Gubbio, quello del 2-1 rifilato agli umbri, quello che aveva permesso a Perrone di salvare temporaneamente la sua panchina (grazie alle reti di due dei giocatori più trascurati della sua gestione, Gustavo appunto e Mounard) ha fatto scattare la classica scintilla. Il 23enne mancino granata ha ritrovato il feeling con la porta avversaria e, dopo l’esonero di Perrone, con Gregucci è letteralmente esploso. Sempre in campo col nuovo allenatore, Gustavo (ancora in attesa del rinnovo contrattuale) ha segnato contro il Barletta, s’è ripetuto contro l’Ascoli e ha messo il suo autografo pure nel tabellino del Viareggio, dove ha segnato il suo primo gol stagionale in trasferta, subentrando dalla panchina a gara in corso e dimostrando di poter dare una mano anche nei pochi minuti che gli sono stati concessi da Gregucci allo Stadio dei Pini.

A Grosseto, poi, il mancino carioca s’è ripetuto, giocando da centravanti (tornando esterno solo dopo l’ingresso in campo di Fofana) e disputando un’ottima prova complessiva. Gustavo ha tenuto costantemente in allarme la coppia difensiva dei toscani e col tocco di giustezza rifilato al team di Acori (il quinto nelle ultime sette gare disputate) lancia la sua candidatura prepotente per un posto nell’undici titolare nel derby col Benevento. Contro i sanniti la Salernitana si gioca tanto e il brasiliano (uno degli elementi più in forma del momento) vorrebbe esserci. Ma tutto dipenderà da come andranno gli allenamenti settimanali, visto che per Gregucci il giudice supremo è il campo, che non dà mai indicazioni errate sullo stato di forma dei suoi ragazzi.

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