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I fatti del giorno: giovedì 27 febbraio

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ESPULSI 5 STELLE DISSIDENTI, MA MOVIMENTO SI SPACCA. LASCIANO ALTRI 5 PARLAMENTARI, IPOTESI NUOVO GRUPPO A SENATO
Bufera nel Movimento 5 Stelle. Ieri pomeriggio i militanti su internet hanno deciso l’espulsione di 4 senatori dissidenti
(Bocchino, Orellana, Campanella e Battista), che avevano criticato Grillo per la gestione delle consultazioni con Renzi.
Almeno altri quattro senatori hanno annunciato di lasciare il Movimento, oltre al deputato Tacconi. L’espulsione era stata
votata in precedenza dall’assemblea dei parlamentari, con forti tensioni, pianti e insulti. Grillo era intervenuto dal blog
sostenendo la cacciata. Ora c’è l’ipotesi di un gruppo autonomo di grillini dissidenti al Senato (sono già 12).

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RENZI PARTE DA TREVISO, VERSO TAGLIO DI UN TERZO DELL’IRAP. “INVESTIRE NELLA SCUOLA, VADO DALLA MERKEL CON IL JOBS ACT”
Matteo Renzi ha scelto Treviso ieri per la sua prima uscita da premier. Prima ha incontrato gli studenti di una scuola media,
poi i sindaci e gli imprenditori della zona (con qualche contestazione di Forza nuova e forconi). Renzi ha annunciato un
taglio di 10 miliardi del cuneo fiscale, un possibile sconto del 30% dell’Irap, il jobs act pronto per il bilaterale con Angela
Merkel del 17 marzo e lo sblocco del patto di stabilità per permettere ai comuni di spendere per le scuole. “Al governo
pensiamo allo spread e ai mercati – ha detto il premier gli studenti – ma i paesi si salvano solo se la scuola funziona”.

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VIA POMA: CASSAZIONE ASSOLVE BUSCO, CASO RESTA IRRISOLTO. IMPUTATO, FINE DI UN INCUBO. FAMIGLIA VITTIMA DELUSA
La Cassazione ha confermato ieri sera l’assoluzione per Raniero Busco dall’accusa di aver ucciso in via Poma, a Roma, la sua ex
fidanzata Simonetta Cesaroni. Il ricorso della Procura Generale è stato respinto e l’assoluzione è ora definitiva. Simonetta
Cesaroni fu uccisa negli uffici dell’Associazione Alberghi della gioventù a Roma in via Poma nell’agosto del ’90. “E’ la fine di
un incubo”, ha detto Busco. Delusi i famigliari della vittima: “Resta un delitto senza colpevoli”, commenta il loro avvocato.

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SALTA IL DECRETO SALVA ROMA, CAMPIDOGLIO RISCHIA IL DEFAULT. VINCE OSTRUZIONISMO M5S-LEGA. NUOVO TESTO ENTRO VENERDI’
Il governo ha ritirato ieri il decreto Salva Roma bis. Di fronte all’annunciato ostruzionismo di M5S e Lega, il nuovo Esecutivo
Renzi ha preferito chiudere una partita che da fine dicembre si protrae con stop and go, anziché andare incontro a un “Vietnam”
parlamentare e trovarsi poi costretto a porre la fiducia su un provvedimento varato da Enrico Letta. Ora per evitare il default
della capitale Palazzo Chigi si appresta ad approvare entro venerdì un nuovo testo.

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UCRAINA: NUOVO GOVERNO PRESENTATO A MAIDAN,SCONTRI IN CRIMEA. MANDATO DI CATTURA PER IANUKOVICH, MANOVRE MILITARI RUSSIA
Il nuovo governo ucraino è stato presentato ieri sera ai manifestanti di piazza Maidan, prima ancora che al parlamento. Premier è Arseni Iatseniuk, capogruppo del partito di Iulia Timoshenko. Ministro anti-corruzione è una giornalista picchiata durante le manifestazioni. La procura generale ha emesso un
mandato di cattura per strage contro l’ex presidente Viktor Ianukovich, ancora latitante. La Russia mostra i muscoli e tiene
una grande esercitazione militare ai confini. Scontri in Crimea fra la maggioranza russofona, che vuole l’annessione alla
Russia, e la minoranza tatara, che detesta Mosca.

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ADDIO AL CHITARRISTA PACO DE LUCIA, POETA DEL FLAMENCO. STRONCATO A 66 ANNI DA UN INFARTO MENTRE ERA IN MESSICO
Il chitarrista spagnolo di flamenco Paco de Lucia e’ morto ieri in Messico per una crisi cardiaca. Aveva 66 anni. Il grande
interprete si trovava in Messico con i figli e i nipoti quando si è sentito male. Virtuoso dalla tecnica incredibile, De Lucia
innovò profondamente lo stile del flamenco e collaborò con musicisti jazz come Chick Corea, John McLaughlin e Al Di Meola.
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FRANCIA: STAMPA, LEADER UMP FINANZIA AMICI CON SOLDI PARTITO. COPE’ AVEVA ANCHE FATTO COLLETTA FRA MILITANTI
Scandalo nell’Ump, il partito francese della destra negollista. Secondo il settimanale Le Point, il segretario del Partito,
Jean-Francois Copé, avrebbe finanziato con i fondi dell’Ump la società di comunicazione di due suoi amici, Bastien Millot e Guy
Alves, per un totale di 8 milioni di euro. Questo mentre Copè chiedeva ai militanti di partecipare ad una mega-colletta per
salvare il partito dalla bancarotta, raccogliendo 11 milioni.

(Fonte ANSA).

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