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“Il Crescent migliora il panorama di Salerno”. Lo sostiene la commissione paesaggio del Comune di Salerno

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Dieci pagine per salvare il Crescent, il mastodontico edificio a forma di mezzaluna in corso di realizzazione a Salerno e il cui cantiere è sotto sequestro dal novembre scorso. Dieci pagine scritte Per la commissione locale paesaggio del Comune di Salerno il Crescent farà del «non luogo” un “luogo», prendendo in prestito le parole dell’archistar spagnola. E quello approvato dall’amministrazione De Luca è «un intervento di riqualificazione teso a conferire al luogo un valore paesaggistico, una diversa modalità di lettura del paesaggio inteso come espressione di identità, il cui carattere deriva dall’azione umana tale da rendere “luogo” un “non – luogo”». Lo scrive il Corriere del Mezzogiorno oggi in edicola.

Il Crescent, insomma, non intaccherebbe la vista sulla Costiera amalfitana nè il centro cittadino «diviso dalla folta vegetazione della villa comunale«. L’unica “barriera visiva” la frapporrebbe al palazzo ex Inail, al palazzo Sorgente e alla scuola Barra «inserendosi armonicamente, per dimensioni, nel contesto esistente e rafforzando il rapporto tra l’elemento naturale (il mare) e l’azione atropica di trasformazione» c’è scritto nella relazione. E lato lungomare, invece? «Qui la visibilità dell’edificio può apparire significativa» ammettono al Comune, ma la soluzione c’è: «l’orientamento dell’emiciclo verso sud est genera, all’idea del frequentatore del lungomare, la visione di una prospettiva scorciata e quindi ridotta all’edificio. Il risultato è tale che, confrontando lo stato di fatto con quello del progetto le differenze occlusive appaiono poco appariscenti, sia nella visione distante da piazza della Concordia sia anche nella visione ravvicinata da piazza Cavour e Palazzo di Città».

 

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