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Polaroid social dal cuore salernitano. Un creativo di Cava l’ideatore della macchina del futuro

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Lo studio italiano ADR Studio Marketing and Communication è il creatore della Polaroid Socialmatic Camera, un modello di macchina fotografica che fonde il concetto di condivisione digitale in un dispositivo innovativo. Scattare, elaborare, condividere ma soprattutto stampare istantaneamente gli scatti degli smartphone come vecchie Polaroid, evitando così che rimanga solo un ricordo digitale. A spiegarne contenuti e opportunità Antonio De Rosa 38 anni, di Cava de’ Tirreni titolare di ADR Studio.

Antonio De Rosa, 38 anni, web designer responsabile di Adr Studio anticipava, al Denaro, la nascita del progetto Socialmatic: una macchina fotografica innovativa la cui forma si ispirava al logo del famoso social network fotograficoInstagram.

Il concept che ho creato – ha detto De Rosa in parecchie interviste – è la base di partenza. Di questo cercheremo di mantenere più che possibile l’estetica, mentre le funzionalità sono quelle che abbiamo già annunciato tempo”. La Polaroid Socialmatic Camera potrà scattare, modificare, condividere e persino stampare direttamente le foto.

 

La collaborazione con Apple.

De Rosa, originario di Cava de’ Tirreni, inizia la sua carriera a soli 17 anni, sviluppando grafica per videogiochi sui vecchi Commodore Amiga. Poi ha iniziato a dedicarsi al mondo della dell’advertising a 360 gradi, ottenendo un master in comunicazione e marketing con specializzazione in area

creativa. Grazie alla sua passione per l’industrial design è iniziata una lunga trafila per la produzione di progetti marchiati Apple: l’iWatch nel 2010, che ha aperto un vero mercato (i’m watch e pebblewatch sono due esempi di come abbia “suggerito” un prodotto), per passare poi all’iCam, all’iPhone SJ e all’iPhone Plus. Adr Studio nasce quindi da queste molteplici esperienze. Dal punto di vista tecnico, Socialmatic ha costruito l’anno scorso un prototipo della fotocamera dotata di uno schermo touch da 4,3 pollici, obiettivi intercambiabili, WiFi, Bluetooth e 16GB di memoria interna.

La stampa immediata

Per quanto riguarda la capacità di stampa, Polaroid, che ha abbandonato le pellicole auto-sviluppanti di tipo analogico tre anni fa, potrebbe utilizzare la tecnologia zInk (zero-ink, nessun inchiostro) che si affida a una piccolissima stampante a colori, incassata nella scocca, e che stampa utilizzando una carta particolare, fatta di pigmenti cristallini. “La fusione – conclude De Rosa – tra hardware e software sarà il vero fulcro di questo progetto e svilupperemo anche altro hardware per esaltare questo concetto”.

 

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