Le zone più a rischio sono proprio il Cilento e la Costiera amalfitana: “Proprio oggi – ha detto – sono cominciate le esercitazioni sul campo della Scuola regionale di protezione civile che si svolgono in collaborazione con gli Ordini degli Ingegneri e dei Geologi». I sopralluoghi sono stati effettuati a Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello, Salerno, Cava, Maiori, Sarno, Sant’Egidio del Monte Albino, Angri, Scafati e il fiume Sarno nel tratto compreso tra le sorgenti di Sarno e l’uscita della vasca Cicalesi fino a foce Sarno. Le attività sul campo serviranno a redigere la Carta dei punti di crisi, ossia delle criticità da tenere sotto osservazione nei casi di allarme a supporto dei sindaci. Si tratta di uno strumento innovativo per la sicurezza dei cittadini da attivare in caso di preallarme per rischio idrogeologico.
Platea di 500 persone circa al Grand Hotel Salerno. Presenti i presidenti dei cinque Ordini della Campania: Michele Brigante (Salerno), Francesco Cardone (Benevento), Antonio Fasulo (Avellino) Vittorio Severino (Caserta) e Luigi Vinci (Napoli), i Consiglieri Regionali della Campania Giovanni Fortunato e Donato Pica, membri della Commissione Protezione Civile del Consiglio Regionale. Sono state quattro le relazioni tecniche: “Pianificazione Nazionale di Protezione Civile” dell’ingegnere Fabrizio Curcio, Direttore Ufficio Gestione Emergenze del Dipartimento di Protezione Civile; “Piani di Protezione Civile: attori e procedure per Comuni, Unioni di comuni e Province”, del geologo Italo Giulivo, Direttore Generale per i Lavori Pubblici e la Protezione Civile; “Linee guida per la redazione dei Piani di Emergenza comunali”, del professore Giulio Zuccaio, Direttore didattico della Scuola di Protezione civile della Regione Campania “Ernesto Calcara”; “Criteri per l’analisi e valutazione dei Piani”, dell’ingegnere Nicola Di Benedetto, Dirigente dell’U.O.D.04 – Ufficio pianificazione di Protezione civile.