La truffa consisteva nell’accendere nuove polizze auto a favore di automobilisti consenzienti ai quali venivano applicate le tariffe della Basilicata anziché quelle della Campania, e ciò attraverso la contraffazione di documenti (carte d’identità ed attestati di rischio falsi). In tal modo si otteneva un consistente risparmio sul premio assicurativo il cui importo, in alcuni casi, risultava essere tre volte minore rispetto alle tariffe vigenti in Campania. In Basilicata, infatti, i premi assicurativi sono molto bassi per la scarsa percentuale di sinistri che vi si registrano.
La mente della truffa era una donna di Sala Consilina che lavorava quale sub agente presso un’agenzia assicurativa del Vallo di Diano, agenzia che, del tutto estranea ai fatti, una volta scoperto il raggiro, ha provveduto immediatamente a denunciarlo alla competente autorità giudiziaria. La donna, con l’aiuto di alcuni suoi complici residenti nel Napoletano, intercettava gli automobilisti ai quali veniva proposto di risparmiare, appunto, sulla polizza assicurativa.
(Fonte ANSA)