“Sono assolutamente contrario alle primarie –spiega Gagliano– perché precluderebbero il coinvolgimento di autorevoli esponenti della società civile che, non potendo contare sul sostegno di un partito di riferimento, sarebbero gioco forza tagliati fuori da ogni reale competizione”. “Per il centrodestra salernitano –prosegue Gagliano– l’unico orizzonte possibile deve essere l’individuazione di un candidato sindaco che racchiuda in sé la forza della condivisione e dell’autorevolezza. Una personalità capace di rappresentare la coalizione tutta, i nostri valori, la nostra idea di città ma che sia capace anche di dialogare con la comunità intera”. Le elezioni per il Comune potrebbero essere messe in agenda nella primavera del 2015.
“Abbiamo il dovere di scegliere il candidato migliore per Salerno. Dentro e fuori dai partiti. E’ un dovere nei confronti dei cittadini in un momento tra l’altro particolarmente difficile sul piano economico”. Gagliano approfondisce il discorso: “Le elezioni amministrative rappresentano un momento decisivo per un territorio. Il voto viene espresso sulla base di questa consapevolezza e si muove lungo i binari di una responsabilità complessiva che guarda al presente e al futuro. Alle primarie di partito invece, e lo dico in generale senza alcuna polemica, un fattore decisivo può essere l’amicizia strettamente personale con i candidati”. “Detto questo –conclude Gagliano- laddove ci dovesse essere una convergenza di tutte le forze politiche di centrodestra sullo strumento delle primarie per l’individuazione del candidato sindaco alle elezioni amministrative a Salerno, cosa che sinceramente escludo, mi adeguerò alle decisioni che saranno assunte”.