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L’8 marzo a Teatri Sospesi è con “Close-up Medea”

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Una riscrittura contemporanea del mito di Medea che, da Euripide ai giorni nostri, continua ad affascinare e ad essere indagato, sabato sera (8 marzo), dalle ore 21, sarà proposta da TeatrAzione nell’ambito della rassegna “lineeperiferiche” di Teatri Sospesi a Salerno (via lungomare Marconi, 87) a quanti sceglieranno di trascorrere la sera della festa della donna all’insegna del teatro.

Lo spettacolo, dal titolo “Close-Up Medea” e che vedrà in scena Igor Canto e Cristina Recupito, è immaginato in un luogo senza tempo dove un attore e un’attrice, un uomo e una donna, giocano ad un interrogatorio in cui interpretano un Giasone e una Medea contemporanei. Ricordi, accuse, sentimenti si intrecciano in un continuo scambio di ruoli dove la posta in gioco è convincere l’altro alla redenzione per poter rinascere e tornare a vivere di nuovo, magari in qualcun altro.

Un gioco misterioso, affascinante, pericoloso, nel quale lo sguardo di una donna, velato dalla storia del mito, attraverso un primo piano (close up), svela la sua verità. La storia di Medea, principessa della Colchide, è una delle più controverse nell’universo del mito antico. Innamorata del greco Giasone, per lui tradisce il padre, uccide il fratello, abbandona la patria. Ma l’evento che la caratterizza in modo assoluto è l’uccisione dei propri figli, l’atto estremo con cui essa si vendica dell’abbandono di Giasone. Per questo gesto Medea si impone all’immaginario occidentale.

Da Euripide ai giorni nostri, si sono susseguite diverse interpretazioni, ma l’atto estremo di Medea rimane ancora un epilogo irreversibile e un nodo irrisolto del suo mito. E proprio per questo ancora indagato, vivo e contemporaneo.

 

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