De Luca dà appuntamento a tutti a questa sera (il filmato girato ieri andrà in onda infatti questa sera su canale 5) ammettendo di aver avuto l’occasione per fare nuovamente pubblicità su Salerno e ringraziando Valerio Staffelli per l’apprezzamento (anche ufficiale attraverso twitter) fatto nei confronti della città in cui non era mai stato. In merito alla mancata nomina De Luca sostiene che tutte le notizie diffuse sul cosiddetto “giallo” della nomina non sono vere e che non era in viaggio verso Roma nè tantomeno è stato costretto al dietrofront.
“Non so da dove siano uscite queste notizie”, dice ancora il sindaco “forse c’era chi tifava per un incarico a Roma per avere nuovi fondi, ma c’erano spazi piu’ ristretti”.
Cambia argomento e cambia anche l’umore del sindaco di Salerno quando si parla del ricorso al TAR presentato dal Comune contro la delibera della Regione Campania che limita la spesa dei Fondi UE per i comuni al di sotto dei 50mila abitanti. La furia De Luca si abbatte sul presidente regionale dell’ANCI, il primo a polemizzare con il ricorso del Comune di Salerno (“per 4 anni la Regione non ha fatto niente e l’ANCI dormiva in piedi”, dice il sindaco) sottolineando che ciò che è stato posto in essere è niente altro che una doppia truffa. Primo secondo il sindaco, perchè i progetti vanno finanziati per qualità e non sulla base del numero degli abitanti (De Luca fa un esempio concreto riferendosi ai progetti dei piccoli comuni del Cilento e della Costiera Amalfitana per la riqualificazione idrogeologica del territorio che andrebbero immediatamente cantierati) e poi perchè la Regione ha prima attivato un bando per tutti i comuni finalizzato all’accelerazione della spesa dei fondi europei e poi ha comunicato con un secondo avviso la restrizione dei criteri per l’accettazione dei progetti, sulla base del numero dei residenti.
Non risparmia stoccate velenose De Luca definendo tutto questo una “marchetta” e chi l’ha posto in essere un “marchettaro”.
Il comune di Salerno ha voluto proteggere i propri interessi ma senza toccare quelli degli altri tant’è che il sindaco ci tiene a precisare che il contenzioso non è con gli altri comuni (“se i progetti sono validi devono essere approvati anche se presentati da un comune di mille abitanti” dice De Luca) ma con la Regione che in questi anni per i comuni, sempre secondo il sindaco di Salerno, non ha fatto niente solo “un abbuffamento di chiacchiere” e quello a cui stiamo assistendo non è niente altro che una propaganda elettorale partita nell’ultimo anno di vita di questa Giunta.
I toni si alzano ancora quando De Luca afferma che vogliono dare “l’impressione che sia aperto il supermarket dei fondi europei”.
Toni ancora accesi quando il sindaco commenta l’iniziativa della Regione di chiedere un intervento della Corte di Giustizia Europea per riavere i 5 milioni di euro stanziati su sentenza del Consiglio di Stato a favore del CSTP perchè ritenuti un aiuto di stato. “E questa è la conferma che la regione è amica” ironizza De Luca sottolineando in particolare quella che definisce una scorretta posizione politica nei confronti di un’azienda tra le più virtuose della Campania.
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